DIOCESI – Proseguiamo la rubrica “Giovani cattolici in politica“.
Dopo aver intervistato Andrea Sanguigni della Parrocchia Madonna del Suffragio, abbiamo rivolto le nostre domande a Marco Sprecacè della Parrocchia Gran Madre di Dio.
Cosa sognavi di fare da bambino?
Il Veterinario, ho sempre amato gli animali, sin da quando ero bambino (i galli in particolare), anche se, già dopo i 10 anni cresceva in me, un forte interesse per la politica.
Come mai hai deciso di impegnarti in politica?
Il Venerabile Papa Paolo VI (autorevole esponente della FUCI) diceva che “la Politica è il mezzo più alto per fare Carità”. Queste parole possono sintetizzare il mio pensiero, le mie idee e i miei progetti.
La Politica è il mezzo che serve a garantire il bene comune, attraverso l’ascolto, la parola, le relazioni tra le persone. Un cattolico che fa politica deve assolutamente difendere i così detti “valori non negoziabili” e non solo. Il valore aggiunto di un cattolico impegnato in politica sta nella Fede. “Non dobbiamo avere paura di essere Cristiani, chi segue Cristo diventa uomo” affermava il Beato Giovanni Paolo II.
Come mai hai scelto di candidarti con una lista ci centro destra?
Nonostante abbia ricevuto proposte di candidatura da altri schieramenti politici, ho scelto il centrodestra perché il suo programma e il cambiamento prospettato era pienamente condiviso.
Come hanno accolto il tuo impegno in politica gli amici e le persone a te vicine?
C’è chi è rimasto sorpreso, qualcuno è stato felice e orgoglioso di me, altri mi vedevano bene in un altro schieramento e c’è chi, come mia madre,mi ha detto: “Ma con tutti gli impegni che già hai, ti mancavano solo le elezioni…”
Qual è l’apprezzamento più bello e l’offesa che ti sei sentito dire?
Ho ricevuto molti apprezzamenti e le offese, non son di certo mancate… ma per mantenere un equilibrio ho imparato a diffidare degli adulatori e non dare troppa importanza alle offese ricevute.
Se tu fossi amministratore, quale sarebbe la prima scelta che faresti per Grottammare?
Grottammare è una Città meravigliosa, che purtroppo vive e soffre il momento delicato della crisi. Con tanti disoccupati, non può essere definita un “isola felice”…
Grottammare ha bisogno di investire nelle infrastrutture, nel turismo e nel sociale.
Nessun cittadino, nessun imprenditore, commerciante o volontario deve essere estraneo. Per rialzarci,abbiamo bisogno delle competenze e della collaborazione di tutti!
Che attività svolgi o hai svolto in parrocchia?
Oltre ad essere impegnato all’Università come rappresentante degli studenti di Scienze Politiche, Presidente FUCI (federazione universitaria cattolica italiana) di Macerata; Sono consigliere del consiglio pastorale parrocchiale della Gran Madre di Dio, educatore dell’Oratorio Giovanni Paolo II e Ministrante in parrocchia e nelle celebrazioni Vescovili in Cattedrale.
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