La collaborazione, concretizzatasi in un significativo contributo economico, ha permesso di introdurre alcune novità, tra le quali la sezione dedicata alla pittura murale. Cinque street painters da tutto il mondo sono stati invitati ad esercitare la loro arte sui grandi blocchi alla fine del molo. Tra di loro figura un artista locale, Davide D’Angelo, in arte Urka. Per quanto riguarda la scultura, quest’anno si avrà una sezione completamente al femminile, con la partecipazione di Simona De Lorenzo, Maša Paunovic, Beáta Rostás, Carole Turner e Renate Verbrugge.
Un altro invitato d’eccezione sarà Nobushige Akiyama, scultore giapponese che ha già partecipato a una precedente edizione della rassegna in qualità di scultore e capo delegazione degli scultori giapponesi. Questa volta mostrerà un altro lato della sua arte multiforme, esponendo alcune opere in carta giapponese tradizionale “Washi”. Inoltre, durante tutti i giorni della manifestazione, Nobushige Akiyama terrà, presso la palazzina azzurra, una dimostrazione del processo di produzione manuale della carta Washi.
“Lo scopo di Scultura Viva”, ha spiegato Piernicola Cocchiaro, presidente dell’associazione L’altrArte “è di portare l’arte a tutti e permettere loro di vivere quello che vive l’artista, in tutte le sue fasi”. Come ogni anno infatti, nei giorni dell’evento, lungo il molo sud sarà possibile assistere alla creazione delle opere e vedere gli artisti al lavoro. Come tradizione consolidatasi da tre anni a questa parte, il molo sud sarà anche teatro di una serata musicale jazz con il Giacinto Cistola Trio, il 20 Giugno alle ore 21,30.
All’inaugurazione di Scultura Viva sarà posizionata l’insegna che darà alla straordinaria raccolta di opere costituitasi nel corso degli anni il nome di “Museo D’arte Sul Mare” (MAM), un museo all’aria aperta di una tipologia unica al mondo.
“L’anima del progetto” ha affermato l’assessore alla cultura Margherita Sorge, “lungi dall’essere indebolita dagli anni, si rafforza ad ogni edizione. Scultura Viva è diventata, con il tempo, una manifestazione bella perché amata dalla città e ormai parte del suo tessuto”, capace di unire nel nome dell’arte l’intera cittadinanza, andando al di là delle tendenze, anche politiche, di ciascuno.