Un mondo in fuga alla ricerca di sicurezza. Per mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, la Giornata ogni anno “ferma la nostra attenzione sui numeri e sui volti, in costante crescita, di persone e famiglie in fuga da situazioni di guerre o da rivoluzioni in corso che creano nuovi cammini”. Si tratta, aggiunge mons. Perego in un editoriale per la rivista “Migranti-press”, di “un mondo in fuga alla ricerca di una sicurezza personale, sul piano culturale, religioso e politico, che domanda un’attenzione nuova. Sono singole persone e famiglie, più che popoli. Sono storie di fragilità e di precarietà che invocano la responsabilità di tutti, cittadini e istituzioni” alla luce anche della nostra Costituzione: questi mondi in fuga “denunciano una situazione crescente di militarizzazione di aree del pianeta, oltre che lo sfruttamento incondizionato del creato; ma al tempo stesso dicono ‘la debolezza della democrazia’ nel leggere la situazione globale”. Per il direttore di Migrantes, il fenomeno dei richiedenti asilo e rifugiati sollecita “profondamente una rilettura della democrazia, perché sappia andare oltre la semplice affermazione di alcuni diritti fondamentali che tutelano le persone di un singolo Paese, per costruire nuovi meccanismi di tutela soprattutto di chi è in cammino”.
Dati e iniziative. Secondo l’Unhcr (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), il 2011 ha fatto registrare un “triste” record relativo alle persone fuggite dal proprio Paese: il numero di persone diventate rifugiate lo scorso anno è stato, infatti, il più alto dal 2000. Complessivamente 4,3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie aree d’origine, 800.000 delle quali attraversando il confine dei propri Stati e diventando rifugiati. L’Italia, con oltre 50 mila rifugiati, presenta cifre contenute rispetto ad altri Paesi dell’Unione europea, in termini sia assoluti sia relativi. In Francia, Paesi Bassi e Regno Unito – spiega l’Unhcr – i rifugiati sono tra i 3 e i 4 ogni 1.000 abitanti, in Germania oltre 7, in Svezia oltre 9, mentre in Italia meno di 1 ogni 1.000 abitanti. Per quanto riguarda le domande di asilo, nel 2011 sono state presentate poco più di 34 mila domande. Un incremento, rispetto agli anni precedenti, determinato dagli effetti della “primavera araba” e della guerra in Libia. Per la Giornata in diverse diocesi italiane si pregherà per queste persone. Giovedì 21 giugno, nella basilica di Santa Maria in Trastevere si svolgerà una veglia di preghiera ecumenica, presieduta dal card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, promossa da Fondazione Migrantes, Caritas italiana, Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli, Federazione Chiese evangeliche in Italia e Acli.