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FreeforM: La vita riparte da una donna

Il logo di Massimo Corsi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Il progetto per il 2012 sarà a scopo umanitario con partner del calibro di Pangea e ActionAid e l’inaugurazione non poteva che coincidere con il solstizio d’estate, il 21 giugno dalle 18:30. L’idea è centrata sul tema “La vita riparte da una donna”: dalla donna che vive Kabul alle figure femminili anarchiche.

Un viaggio che inizia dalle testimonianze fotografiche e video di volontari giunti sul posto, a Kabul, per insegnare un mestiere, quello della parrucchiera. Il percorso comincerà proprio dalla mostra di Ugo Panella fotografo ufficiale Pangea che ha immortalato con degli scatti, l’esperienza formativa e di vita. Interverranno in questi mesi i responsabili di Fondazione Pangea Onlus: Luca Lo Presti presidente e Corrado Marconi amministratore delegato per Paul Mitchell , azienda sponsor dell’iniziativa , con presentazione libro ” Le parrucchiere di Kabul”.

L’associazione ActionAid che si occupa da anni di assistenza legale e procedurale alle donne vittime di abusi e violenza, mostrerà attraverso la presentazione di racconti, esperienze di vita raccolte nei loro viaggi e una mostra fotografica che partirà da metà luglio, “l’altro mondo” delle donne dell’Afghanistan. Saranno presenti in un incontro le responsabile di ActionAid : Silvia Mariotti e il presidente Orietta Maria Varnelli che è anche partner degli eventi del Salone FreeForM.

Il progetto DuEventiDue si protrarrà fino al 30 agosto e in questi due mesi, il giovedì sarà dedicato ad un evento culturale. Fra questi la presentazione del libro “Amore imperfetto” della giovanissima scrittrice Raffaella Stacciarini e una serata dedicata alla figura della donna anarchica a cura di Lucilio Santoni.

Ad ogni evento seguirà un aperitivo. L’incasso dei servizi Taglio nel “giovedì solidale” delle giornate DuEventiDue, sarà devoluto ai progetti sostenuti alle Associazioni. L’evento è a cura di Massimo Corsi e Federica Recchilongo di FreeForM, la grafica di Annia Bartolinim, in collaborazione con l’associazione Radici Migranti.

Redazione: