Solo complimenti per alcune recenti iniziative e neanche un cenno alla tanto decantata dignità lesa della città, neanche un cenno al Sud del Piceno, descritto da molti (politici più che giornalisti, ndr) come Cenerentola delle Marche nella casa della matrigna Regione. Non voglio creare una polemica inutile su una lettera che elogia operati di grande importanza per il nostro territorio, però di certo non posso fare a meno di esprimere la mia deludente sorpresa nei contenuti e nel vedere come i toni cambino senza troppi problemi quando si parla di diversi argomenti.
Ecco a voi la lettera in versione integrale: ” Caro Presidente Spacca,
sento il dovere di congratularmi con te per le iniziative che stai conducendo con l’obiettivo di individuare nuove prospettive di sviluppo per i nostri territori, l’unica strada percorribile in un contesto di crisi di sistema come quella che sta vivendo il nostro modello economico produttivo.
Mi riferisco in particolare alle azioni per dare concreta operatività alla Macroregione Adriatico Ionica la cui costituzione è oramai in dirittura d’arrivo. E’ un traguardo epocale che punta a spostare sull’asse orientale del bacino mediterraneo l’attenzione dell’Europa, con le Marche soggetto di riferimento. Un’impresa di grande respiro e di non poca difficoltà attuativa, alla luce delle politiche sin qui condotte che hanno troppo spesso privilegiato in diversi comparti (trasporti, infrastrutture, ecc.) l’asse tirrenico.
L’altra iniziativa a cui mi sento di plaudire è l’importantissimo contatto allacciato con lo sceicco Mohammed Al Maktum e con gli Emirati Arabi Uniti. Al di là dei riflessi mediatici della presenza nel nostro territorio di una personalità così rilevante per l’economia mondiale, le conseguenze per il sistema terziario – manifatturiero marchigiano potranno essere veramente importanti se, come io credo, i nostri imprenditori avranno la capacità, peraltro già dimostrata in passato, di cogliere al volo le opportunità offerte.
Questo è, a mio giudizio, il modo di operare per il rilancio dell’economia regionale e, direi, di quella di tutto il Paese: alle Istituzioni spetta il compito di gettare le basi attraverso contatti e relazioni, alla classe imprenditoriale il dovere di inserirsi nel canale aperto e costruire nuove occasioni di crescita e di occupazione.
Con i più cordiali saluti Giovanni Gaspari“.