ROTELLA- Vantava un credito verso la ditta “VIS AGRO s.p.a.”, con sede a Rotella (AP), dichiarata fallita da un anno dal Tribunale di Ascoli Piceno, così il creditore aveva pensato bene di ricevere le somme dovute, impossibili da ottenere direttamente visto il regime di fallimento in atto, con varie minacce, prima di lesioni e poi di morte verso l’ex amministratore delegato.
Quest’ultimo, in data 5 maggio 2012, si era presentato presso la Squadra Mobile di Latina, città in cui risiede, per denunciare le minacce verso la sua persona; in data 21 maggio 2012, sporgeva ulteriore querela presso la Squadra Mobile di Ascoli per denunciare il rischio minacciato telefonicamente dal creditore di attentato dinamitardo alla sede di Rotella; il giorno dopo, un socio della “VIS AGRO” presentava a sua volta denuncia presso la Squadra Mobile di Ancona per le minacce subite. La Digos della Questura di Ascoli insieme ai Carabinieri, aveva attivato, intanto, un servizio di vigilanza saltuaria presso la società, mentre la Squadra Mobile aveva attivato le indagini del caso, con intercettazioni telefoniche, insieme alle Squadre di Ancona e Latina, considerato anche il fatto che l’illegittimo creditore si era presentato con altri 3 parenti presso la casa di Latina dell’ex amministratore delegato quasi sfondando la porta di ingresso con calci e pugni.
Durante le indagini continuavano le minacce di morte alle persone e di incendio alla sede, tanto da convincere il G.I.P. presso il Tribunale di Latina, su richiesta del P.M. di quella Procura, ad emettere in data 23 giugno scorso, un’ordinanza di custodia cautelare ai danni di: D.E.N., nato a Foggia nel 1961, pregiudicato per furto e gravato da pregiudizi di polizia per ricettazione di 4 camion con targhe false e telaio contraffatto, di 243 kit per climatizzatori risultati rubati.
Nella giornata di ieri l’uomo, insieme agli stessi parenti che avevano partecipato all’episodio di Latina, si presentava presso la “VIS AGRO” di Rotella e dopo aver minacciato gli operai ivi presenti appiccava il fuoco ad un’aiuola del giardino interno, dicendo loro, che non se ne sarebbe andato via di lì, fin quando non avesse ricevuto il credito di 50.000 €uro, legittimamente vantato in qualità di fornitore della suddetta ditta (di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli) alla quale in passato aveva fornito le verdure direttamente coltivate nell’azienda agricola. Sul posto intervenivano prima i Carabinieri, che hanno attivamente collaborato nella prima fase operativa, e poi la Digos e la Squadra Mobile.
Il malvivente è stato denunciato insieme a: D.R., foggiano del 90, figlio dello stesso, privo di pregiudizi di polizia; D.L., foggiano dell’85, altro figlio, privo di pregiudizi di polizia; R.G., di Ascoli Satriano (FG) del 62, con pregiudizi di polizia per assunzione di sostanze stupefacenti; per violenza privata e danneggiamento a seguito di incendio.
0 commenti