Il primo cittadino non rimarrà con le mani in mano infatti sono state allertate le forze dell’ordine, le quali avranno l’arduo compito di monitorare tutta la zona, ovviamente nei limiti delle proprie possibilità. Per chi non rispetterà le regole sono previste chiusure definitive e sanzioni immediate. I gestori sono e saranno responsabili di tutelare il sonno della città anche dopo l’orario di chiusura.
“Non voglio trasformare San Benedetto in un dormitorio – commenta Gaspari -, però esigo il rispetto delle regole. E le regole impongono che i locali devono spegnere la musica a mezzanotte, senza superare i 65 decibel. Dalle 24 all’una il limite passa a 60 decibel, fino a fermarsi a 55 decibel. Alle tre di notte le emissioni non possono essere uguali a quelle giornaliere. Chi spende soldi per dormire in albergo merita lo stesso rispetto di chi vuole restare sveglio”.
La palla ora passa ai gestori dei locali, i quali si dovranno aprire un dialogo con l’amministrazione comunale per riuscire a trovare un punto di incontro che riesca a tutelare sia i cittadini che le imprese, anche se purtroppo contro la maleducazione di alcune persone non c’è rimedio.