SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Chiare e coincise le parole del direttore responsabile Rossella Luciani nell’ultimo articolo della redazione (clicca qui per leggere l’articolo). Cosa aggiungere? questa chiusura mi lascia personalmente con l’amaro in bocca. Il Segnale era un quotidiano di informazione “vera” che rispetto ad altri cercava di dare la notizia nel modo più professionale possibile evitando eccessi di personalità e favoritismi di fazione. Sicuramente una perdita per il mondo dell’editoria via web e per l’informazione della provincia, ma non è questo a lasciarmi l’amaro in bocca. Quello che più mi rammarica senza troppa ipocrisia, è vedere come molte volte in Italia impegno, capacità, passione e duro lavoro non vengano premiati in ambito lavorativo. Quanti favoritismi, quante “parentopoli”, quanti favori, quante caste. Non a caso oltre 50mila giovani ogni anno lasciano la nostra nazione per andare a lavorare all’estero.
“Il Segnale” che ci lancia la chiusura di questa redazione insieme a tanti altri episodi che avvengono in Italia e che vengono giustificati con la parola “crisi” non è di certo dei più promettenti e anche io, giovane laureando pieno di sogni e aspettative inizio a farmi attrarre da una forte voglia di voler cambiare aria.