PORTO D’ASCOLI- “Egregio Sig. Sindaco,
pervengono ai Comitati di quartiere, Salaria, Fosso dei Galli, Agraria, Sentina, Porto D’Ascoli Centro, numerose telefonate di cittadini che protestano per il trasferimento del Servizio di Stato Civile presso il Comune di San Benedetto del Tronto.
Siamo costretti ad intervenire perché le nostre richieste ufficiali alle Istituzioni Locali sono state disattese ed inascoltate per due volte consecutive. Le ricordiamo che l’Ufficio Anagrafe venne costituito con Decreto Prefettizio nel lontano 1935 quando, questa porzione di territorio del Comune di Monteprandone, fu assegnato a San Benedetto, significando un punto di riferimento per gli abitanti di Porto D’Ascoli.
Il servizio produce circa seicento atti amministrativi annuali che consistono in dichiarazioni di nascita, pubblicazioni di matrimoni, atti di matrimoni, atti di morte, cittadinanze per gli stranieri, richieste di copie integrali di atti, ecc. Tutti questi servizi secondo quanto approvato con delibera della Giunta Comunale .n. 45 del 05 Aprile 2012 e successiva determina n. 645 del 30 Maggio 2012, verranno trasferiti presso il Comune di San Benedetto del Tronto per lasciare spazio ai servizi aggiuntivi dell’Urp e del protocollo, secondo noi servizi secondari.
Con lettera protocollata del 04 Maggio 2012 inviata al settore di competenza, chiedevamo ufficialmente di conoscere il numero dei servizi effettuati presso la delegazione comunale di Porto D’Ascoli al fine di verificare i costi ed i benefici. Successiva lettera del 14 Giugno 2012 indirizzata al Sindaco e al responsabile di riferimento, chiedevamo un incontro urgente per discutere della questione.
Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. I cittadini, sia pure sulla base di una riorganizzazione dei servizi territoriali, vogliono il potenziamento degli stessi in Porto D’Ascoli e sono contrari alla perdita del servizio dello stato civile. I Comitati di quartiere ricordano che il territorio di Porto D’Ascoli è una realtà importante per la cittadinanza, non solo dal punto di vista economico, ma anche per la percentuale di abitanti rispetto al Comune di San Benedetto del Tronto, attualmente 17.500, numeri che in estate salgono sensibilmente per via del turismo. Il trasferimento creerebbe disagio alla popolazione, peraltro anziana che, per un certificato sarebbe costretta a recarsi nel Comune di San Benedetto con aggravi di costi economici e perdita di tempo lavorativo.
Vogliamo significare che Porto D’Ascoli è un territorio in espansione e i futuri sviluppi demografici ed economici non possono che avvenire in questa cittadina e quindi, sulla base di tale assunto, necessita potenziare il servizio oltre alla conservazione di quelli esistenti.
I cittadini non vogliono che venga cancellata una parte importante della storia di Porto D’Ascoli, contrariamente, attraverso la sua esistenza, chiedono che si possa continuare a trasmettere ai nostri figli e alle future generazioni, la cultura, le costumanze, le nostre radici e la memoria storica del vissuto quotidiano di questa tranquilla Gente di periferia. Questo eccellente servizio sino ad oggi presente, rappresenta una Istituzione che nel tempo ha sempre soddisfatto le esigenze della popolazione.
Concludiamo Sig. Sindaco con un accorato appello affinchè ascolti la voce dei cittadini di Porto D’Ascoli, territorio che presenta già numerosi problemi strutturali. Firmato: i presidenti di quartiere: Salaria – Adamo Scartozzi, Fosso dei Galli –Luciani Ersilia, Agraria – Andrea Traini, Porto D’Ascoli Centro – Elio Core, Sentina – Vicepresidente Valerio Isopi“.
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