Provenienti da 15 musei della regione, sono 43 le opere esposte in un percorso ideale attraverso la storia dell’iconografia religiosa italiana dal 1300 agli albori del XX secolo. “E’ la prima volta che dipinti di Raffaello, Tiziano, Sebastiano del Piombo, Federico Barocci, Paolo Veneziano, Taddeo e Federico Zuccari, Guercino e Rubens, vengono esposti in Argentina – ha detto il presidente Spacca – ‘Meraviglie dalle Marche’ rappresenta un evento culturale d’eccezione e il clamore che ancor prima dell’inaugurazione si è creato attorno alla mostra lo conferma. I principali quotidiani argentini e le tv nazionali ne parlano da settimane, anche con speciali e inserti, definendolo ‘evento nazionale’. E l’attesa è pari alla straordinarietà delle opere che compongono la mostra: un eccezionale evento di affermazione e promozione per la nostra regione, reso possibile grazie alla generosa disponibilità di imprenditori argentini, amici delle Marche, che hanno sostenuto finanziariamente l’organizzazione della mostra”.
La selezione di opere contempla un alto numero di artisti. Tra gli altri, oltre ai già citati, Carlo Crivelli, Raffaello, Lorenzo Lotto, Luca Giordano, Perugino, Bramantino e Maratta. Le opere provengono da musei diocesani, chiese, pinacoteche comunali, gallerie della regione: la Pinacoteca civica Francesco Podesti e il Museo Diocesano di Ancona, le Pinacoteche civiche di Ascoli Piceno, Macerata, Jesi, Fabriano, San Severino Marche, Fermo, il Museo civico di Pesaro, la Chiesa di Santa Lucia di Montefiore dell’Aso, il Museo-Tesoro della Santa Casa di Loreto, il Museo Diocesano e la Galleria nazionale delle Marche di Urbino, il Complesso museale Santa Maria extra muros di Sant’Angelo in Vado, il Pio Sodalizio dei Piceni di Roma.
“La mostra ‘Meraviglie dalle Marche’ – ha aggiunto Spacca – prosegue la strategia degli eventi realizzati per far conoscere la bellezza di vita e la ricchezza culturale della nostra regione. Si tratta di una esposizione unica nel suo genere. Ogni angolo della regione è ricco di opere, manufatti, oggetti che parlano del territorio e che sono il frutto di una costante attenzione verso la cultura e i suoi valori. Per favorire la conoscenza di questa immensa realtà, abbiamo voluto offrire i nostri straordinari capolavori dell’arte alla conoscenza del pubblico nazionale e internazionale. Dietro l’interpretazione della nostra vita, letta dalla pittura e dalla cultura, c’è infatti il desiderio di un dialogo più grande che abbraccia ormai tutte le realtà del villaggio globale. Il nostro futuro si gioca sulle relazioni e sul confronto tra persone che, anche attraverso l’arte, vogliono costruire insieme una prospettiva di crescita in una dimensione internazionale. Un grande evento per accendere ancora di più i riflettori sulle Marche regione di cultura e per rafforzare i già solidi rapporti tra la nostra regione e l’Argentina, consentendo anche alla nostra numerosissima comunità di emigranti di essere orgogliosa della propria terra di origine”.