GROTTAMMARE – Il sindaco Luigi Merli ha conferito la cittadinanza simbolica ai bambini Saharawi, deliberata nei giorni scorsi dalla giunta comunale.
E’ accaduto giovedì 26 luglio, in occasione del 1° Saharawi Day, la giornata nazionale dedicata ai Bambini Saharawi Ambasciatori di Pace e alla questione del Sahara Occidentale. Durante la cerimonia sono stati presentati ufficialmente anche i 20 bambini ospiti quest’anno del Comune nell’ambito del “Progetto Saharawi”.
L’iniziativa è stata proposta dall’Assemblea nazionale di solidarietà con il popolo Saharawi, che riunisce tutti i soggetti operativi in programmi di accoglienza e cure sanitarie destinati ai minori provenienti dalle tendopoli sahariane. Un totale di 32 località, di cui Grottammare è l’unica espressione per le Marche.
La cerimonia si è svolta alla presenza dell’assessore alle politiche sociali e per la pace Daniele Mariani, il consigliere Lina Lanciotti e dei tanti volontari provenienti da varie parti del mondo che assistono i piccoli nella scuola di via Dante Alighieri. Presente anche un rappresentante del Fronte Polisario giunto da Milano appositamente per l’occasione, Khandud Hamdi, e naturalmente i rappresentanti dell’ass. Rio de Oro.
La notizia assume una eco particolare a pochi giorni dalla liberazione della cooperante sarda Rossella Urru, rapita dai campi saharawi nove mesi fa, insieme ad altri due colleghi spagnoli. Vicenda tenuta in evidenza anche localmente, in questi mesi, con l’apposizione di uno striscione che rivendicava la liberazione della volontaria sulla cancellata del palazzo comunale, oltre all’attenzione ormai decennale alla causa di liberazione del Popolo Saharawi, profugo nel deserto del Sahara algerino, dal 1975.
Il Progetto Saharawi è un programma di cure e accoglienza sanitaria destinato ai bambini del popolo rifugiato nelle zone più inospitali del deserto del Sahara. E’ promosso dall’amministrazione comunale di Grottammare dal 1999, con il coordinamento della Consulta per la fratellanza tra i popoli, e finora oltre 200 bambini – affetti da gravi patologie difficili da trattare negli ospedali allestiti nei campi del deserto – possono sperare in una qualità della vita migliore, attraverso piani di accoglienza programmata che si realizzano nei mesi estivi ma che, per qualcuno di loro, possono anche proseguire presso famiglie di volontari in tutta Italia.
In questi giorni, infatti, un gruppo di piccoli Saharawi è ospite della Città, trascorrendo il soggiorno tra visite mediche e indagini diagnostiche. I bambini sono assistiti da giovani volontari provenienti da varie parti del mondo che hanno risposto all’appello dell’ass. Rio de Oro, la onlus partner del Comune per la gestione del progetto.
Durante il periodo di soggiorno – che si concluderà intorno alla fine di agosto – sono previsti eventi e iniziative volti a veicolare la causa Saharawi tra i cittadini e i turisti della Riviera.
0 commenti