Per filiera tecnologico-produttiva si intende l’insieme dei soggetti che concorrono alla realizzazione e gestione di un prodotto/servizio o processo, comprendendo le fasi che vanno dalla definizione della soluzione fino alla sua commercializzazione.
La crisi perdura e la Regione per contribuire a superarla, punta con decisione sul rinnovamento del sistema produttivo territoriale, sostenendone il riposizionamento, con una particolare attenzione anche ai costi burocratici e alla semplificazione. “Abbiamo appena approvato una proposta di legge sulla semplificazione – ricorda Giannini – e questo approccio lo mettiamo subito in pratica. Il bando per il sostegno delle filiere è complesso, come sono complessi gli interventi che intende promuovere. Ma per minimizzare i costi alle aziende e far sì che non sostengano oneri inutili per partecipare al bando, abbiamo pensato a una modalità innovativa. La procedura di attuazione dell’intervento si svolgerà infatti in due stadi, al fine di selezionare, attraverso una procedura snella e semplificata, le migliori idee progettuali, invitando poi le relative imprese a presentare un progetto di dettaglio che concorrerà nella graduatoria di merito”.
Il sostegno alle filiere si inserisce anche nelle linee d’indirizzo del Piano integrato attività produttive e lavoro, approvato definitivamente nei giorni scorsi. “Nel Piano – evidenzia Giannini – viene prevista l’integrazione delle politiche industriali e del lavoro e considerata l’attuale fase di crisi congiunturale, gli interventi con cui si intende sperimentare quest’integrazione riguarderanno l’inserimento occupazionale di giovani disoccupati, diplomati e/o laureati e l’apprendistato per l’alta formazione”.
Nel dettaglio, le intensità di aiuto previste dal bando differiscono a seconda della dimensione aziendale e prevedono una percentuale contributiva sugli investimenti ammessi pari al 30% per le grandi imprese, al 40% per le medie imprese e al 50% per le micro e piccole imprese. Percentuali che fanno stimare in 20-30 milioni di euro gli investimenti complessivi che la misura è in grado di attivare. I progetti si concluderanno entro 18 mesi e comporteranno un investimento in risorse umane e strumentali non inferiore a 500mila euro e non superiore e due milioni. La valutazione dei progetti verrà effettuata da esperti accreditati ed iscritti all’Albo della Regione Marche o all’Albo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica. La domanda di agevolazione dovranno essere presentate in via telematica, utilizzando la procedura informatica disponibile all’indirizzo internet http://sigfridodomanda.regione.marche.it, dal 20 settembre 2012 al 31 ottobre 2012.(f.b.)