DIOCESI – Pubblichiamo la lettera che il nostro Vescovo Gervasio gestori ha scritto per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Vescovo Gervasio Gestori “Riaprono le scuole. Riaprono le nostre scuole, finalmente, per fortuna (e non purtroppo, perché senza una scuola non si impara, non si cresce e non si vive bene).
Certamente la scuola ha bisogno di tantissimo: aule attrezzate, numero adeguato di studenti, fondi per un buon funzionamento, programmi aggiornati, ecc. Ma la scuola non è questo soltanto: essa è fatta di persone: alunni, insegnanti, genitori.
A loro, alle persone, vorrei cordialmente rivolgermi all’inizio di questo nuovo anno scolastico.
Carissimi alunni,
vi chiedo di guardare al vostro cammino scolastico con grande serietà, perché se volete essere felici nella vita bisogna fare i seri. Non si scherza con la propria esistenza.
Vi chiedo inoltre di affrontare lieti il lavoro scolastico, perché è il sorridere che rende felici, è la gioia che fa vincere. Non aspettate che arrivino le approvazioni per essere contenti.
Vi chiedo allora di non subire il vostro futuro, ma di costruirlo con fiducia concreta e con giusto impegno. E’ stato scritto che “l’avvenire è qualcosa che si domina…L’ottimismo è una falsa speranza ad uso dei vili. La speranza è una virtù, una determinazione eroica dell’anima”.
Carissimi insegnanti,
voi siete l’asse portante della nostra scuola e sarete tanto più efficaci ed apprezzati, quanta più passione metterete nel vostro lavoro. Non basta la competenza, che certamente avete acquisita, mentre occorre quel calore umano, che sa suscitare confidenza, sprona l’impegno e ottiene poi gratitudine.
Siate giustamente esigenti, perché la maggioranza degli alunni vuole imparare, non ama finzioni in classe ed è pronta a dare tutto, se il docente sa conquistare la loro fiducia.
E ricordate sempre che gli alunni si accorgono di quello che siete e vi giudicano, mentre chiedono di essere aiutati non solo a parole, ma soprattutto con l’esempio quotidiano di vita.
Carissimi genitori,
voi siete la prima scuola, quella naturale, fondamentale ed anche la più continuativa. Mentre date ai vostri figli il necessario incoraggiamento al loro cammino di crescita, siate strettamente collaboranti con tutto l’ambiente educativo scolastico, evitando quelle contrapposizioni che risultano immediatamente negative sugli alunni.
Non dimenticate poi che ogni vostro figlio custodisce un suo destino di vita, ha ricevuto una propria vocazione ed è chiamato a seguire la sua strada perché si senta riuscito. Tocca a voi aiutarlo ad individuare il suo futuro ed a sostenerlo in questa sua scelta.
E siate di esempio soprattutto con la vostra gioiosa pazienza, con l’ascolto attento dei loro bisogni umani e con il vostro concreto amore.
In questi tempi risulta talvolta difficile educare, tuttavia questi tempi sono i nostri ed anche oggi deve essere possibile educare e crescere bene.
Prego la santa Famiglia di Nazaret perché protegga il cammino di tutti i nostri alunni, piccoli e grandi, e perché insegnanti e genitori sappiano vivere il loro impegno senza mai perdersi d’animo di fronte alle difficoltà.
A tutti sono vicino con l’affetto e di cuore tutti benedico“.
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