ANCONA- Questa mattina alla presenza del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Piero Celani, dell’assessore regionale all’Ambiente Sandro Donati e di quello provinciale Andrea Antonini sì è tenuto un confronto tra esperti, tecnici e studiosi su una tematica di grande attualità e rilevanza sociale come la raccolta differenziata nella frazione organica. L’incontro è stata anche l’occasione per consegnare dei kit (bidoni stradali, domestici e sacchetti) per la raccolta differenziata ai comuni di Carassai, Cossignano, Force, Montedinove, Montalto delle Marche, Montefiore dell’Aso e Rotella ai quali lo scorso anno la Provincia di Fermo aveva ritirato l’autorizzazione a conferire i propri rifiuti nella discarica fermana come avveniva ormai da anni producendo degli oggettivi disagi in considerazione della tempestività dell’atto negatorio. La Provincia di Ascoli ha immediatamente autorizzato questi Comuni a conferire nella discarica di Relluce e ha presentato un progetto di implementazione della raccolta differenziata degli stessi in modo particolare della frazione organica che avesse anche un valore parzialmente risarcitorio per il disagio avuto e che la Regione Marche con estrema puntualità e sensibilità ha accolto.
“La raccolta differenziata nel 2011 – ha detto Donati – è cresciuta significativamente: oggi con il 49% le Marche possono con orgoglio porsi fra le regioni più competitive e questa consapevolezza ci indica che siamo sulla strada giusta per raggiungere ancora grandi margini di miglioramento. Tutti gli indicatori, quali minor produzione di rifiuti, aumento della raccolta differenziata, minor consumo di discarica, sono positivi. I dati che emergono dal Rapporto Rifiuti 2011 dimostrano, ad esempio, che la diffusione del porta a porta integrale e su area vasta va perseguita con tenacia perché ove è stata attivato questo sistema si è consolidato il trend del consistente aumento della raccolta differenziata ed una significativa riduzione della quantità di rifiuto urbano prodotto”.
“La Regione, nel 2011 e quest’anno – ha proseguito l’assessore – ha finanziato per circa 400mila euro l’ammodernamento dell’impianto che assicura a tutto il territorio il necessario trattamento del rifiuto indifferenziato propedeutico allo smaltimento in discarica. In questi anni sono stati concessi a molti Comuni contributi sia per i Centri di raccolta sia per iniziative di formazione e di sensibilizzazione alla raccolta differenziata”.
“La tipologia della raccolta mediante cassonetto – ha concluso Donati – ha già dato ciò che poteva e per salire ai livelli indicati dalla normativa Europea occorre avere il coraggio di dare ed esigere il meglio, il coraggio di cambiare abitudini e di investire sul rifiuto come risorsa”.
I sacchetti consegnati ai singoli Comuni sono stati ripartiti in base al numero di abitanti e sono di tipo compostabile che permette di creare un rifiuto umido omogeneo dove sia contenitore che contenuto godono delle stesse proprietà di biodegradazione. Questo rende più efficace la raccolta differenziata dell’umido perché agevola la diminuzione degli scarti e aumenta i quantitativi di rifiuto organico intercettato, garantendo sempre i livelli di qualità richiesti per il compost finale.