SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Amministrazione comunale di San Benedetto, attraverso il funzionario del settore Progettazione Opere pubbliche arch. Annalisa Sinatra, ha formalizzato ieri presso il Comando Stazione Carabinieri di San Benedetto la denuncia di furto dai depositi del Museo del Mare di alcuni reperti archeologici. Si tratta fortunatamente di 12 reperti minori, tutti di piccole dimensioni (monete, ciotoline, frammenti) che, tranne in un caso, non avrebbero comunque trovato posto nell’allestimento dell’Antiquarium Truentinum in quanto di incerta provenienza e difficilmente catalogabili. Una condizione, oltretutto, che li rende di scarsa commerciabilità per chi ne sia entrato in possesso.
Il furto è stato scoperto nel corso delle operazioni, avvenute ai primi di settembre, di allestimento della sezione dell’Antiquarium e fu tempestivamente segnalato alle forze dell’ordine. La denuncia è stata poi formalizzata solo ieri per dar modo ai tecnici di individuare esattamente tutti i reperti mancanti di cui ovviamente è stata data analitica descrizione con relative fotografie all’interno della denuncia. La vicenda è già all’attenzione del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri che ha avviato le indagini.
E’ opportuno sottolineare che questo episodio non ha nulla a che vedere con il rafforzamento dei sistemi di sicurezza dell’Antiquarium Truentinum, esigenza manifestata solo pochi giorni prima dell’inaugurazione da uno dei privati donatori delle opere esposte e convalidata dalla Sovrintendenza Archeologica delle Marche che, come noto, ha supervisionato ed approvato tutte le fasi dell’allestimento. Come si è già detto nei giorni passati, l’installazione dei nuovi sistemi ha necessariamente comportato la chiusura al pubblico delle sale per alcuni giorni. Proprio dalla giornata di venerdì 26 ottobre l’Antiquarium è nuovamente aperto e visitabile.