MONTEPRANDONE – Dietro segnalazione di un istituto di vigilanza privato che aveva ricevuto un allarme di furto dalla Ditta Troiani e Ciarrocchi di Centobuchi, ben quattro pattuglie dell’Arma della Compagnia di San Benedetto del Tronto e precisamente due dell’Aliquota Radiomobile di Sanb Benedetto, e due delle Stazioni di Monsampolo del Tronto e di Acquaviva Picena, al Comando del Cap. Giancarlo Vaccarini e diretti “sul campo” dal Comandante del N.O.R. della stessa Compagnia Ten. Saverio Loiacono, hanno tratto in arresto due cittadini rumeni: I.Z. di 47 anni e M.C. di 24 anni, entrambi senza fissa dimora e con numerosi precedenti specifici.
Gli stessi, con il volto travisato da passamontagna stavano tentando di aprire, con l’utilizzo della fiamma ossidrica una cassaforte muraria posta negli uffici direzionali della citata Ditta che si occupa di impianti fotovoltaici e similari. All’arrivo i Carabinieri hanno circondato l’intero capannone, per impedire qualsiasi via di fuga, fino poi a bloccarli mentre stavano facendo uso della fiamma ossidrica, provocando, peraltro, intenso fumo e grossi danni al locale ad alla cassaforte stessa. Uno dei due, il 47enne I.Z. ha tentato inutilmente di scappare sui tetti ed ha provato a nascondersi, ma è stato poco dopo “scoperto” e tratto in arresto anche per resistenza a P.U. in quanto si opponeva all’arresto e cercava di colpire ripetutamente i militari dell’Arma.
Dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di San Benedetto del Tronto, questa mattina, i due sono stati giudicati con rito direttissimo a San Benedetto del Tronto, presso la sezione distaccata del Tribunale di Ascoli Piceno: gli arresti sono stati convalidati ed i due sono stati condotti in carcere a Marino del Tronto, in attesa del processo.
Nel corso dell’operazione, oltre al materiale sequestratoè stato rinvenuto un Fiat Ducato rubato a Pedaso tre giorni prima e già restituito al proprietario, un 50enne del luogo, utilizzato dai malviventi per trasportare l’ingombrante materiale costituente la strumentazione della fiamma ossidrica.
Ha funzionato, quindi il dispositivo messo in atto dalla Compagnia di San Benedetto del Tronto per contrastare il fenomeno dei reati predatori in orario serale e notturno in danno di abitazioni ed aziende della vallata del Tronto. Sono in corso accertamenti per verificare le eventuali responsabilità degli arrestati in colpi messi a segno nella zona con analogo modus operandi, nel recente periodo.