REGIONE MARCHE – “Il Governo regionale eliminerà la tassa portuale già nel bilancio 2013 che sarà varato nelle prossime settimane. Tale scelta, in una fase di crisi come quella attuale, conferma la priorità assoluta che il Governo regionale assegna al potenziamento del Porto, delle imprese portuali e dell’intero sistema logistico integrato Porto – Aeroporto – Interporto.
Tuttavia, invitiamo il Presidente dell’Autorità Portuale a ridurre coerentemente anche i propri canoni demaniali visto che pesano per circa il 90% sugli oneri complessivi che debbono pagare le imprese portuali. Sul peso dei canoni demaniali, dunque, la competitività delle attività portuali è condizionata molto più dalle scelte dell’Autorità Portuale che da quelle che può assumere la Regione.
Il Governo regionale ha già espresso anche la propria disponibilità ad approfondire tutta la vicenda anche attraverso uno specifico tavolo tecnico a dimostrazione della ferma volontà di operare per assicurare le migliori condizioni per la competività del Porto di Ancona e di tutti i suoi operatori. Una valorizzazione che passa anche attraverso l’impegno per creare alleanze con gli altri porti dell’Adriatico”. Così interviene il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca sulla vicenda delle imposte sui canoni del demanio marittimo sulle concessioni rilasciate dall’Autorità portuale di Ancona.
L’onere che grava sulle imprese portuali è costituito al 90% dal canone stabilito dall’Autorità portuale, mentre l’imposta regionale, essendo applicata in misura pari al 10% sui canoni di concessione e basata sulla legge regionale del 1971 di applicazione della normativa nazionale, concorre in maniera minima ad aggravare gli oneri di dette imprese.
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