CUPRA MARITTIMA – Grande interesse intorno al convegno sull’archeologia “Tra terra e mare, tra cultura e natura” che si è svolto a Cupra Marittima dal 23 al 25 novembre. Tra gli ospiti Ettore Pietrabissa, direttore generale di Arcus Spa, la società che ha finanziato gli scavi con 400 mila euro nel 2004 e 500 mila euro nel 2009. «Siamo molto soddisfatti – ha affermato Pietrabissa – di come si sono svolti i lavori a Cupra Marittima. Quanto è stato fatto rispecchia in tutto e per tutto la nostra missione. Arcus infatti mira non al mero recupero di beni culturali ma ad un vero e proprio inserimento attivo nel contesto sociale e turistico. Il Parco Archeologico di Cupra deve essere perciò utilizzato come punto di forza per il turismo culturale e scolastico, interagendo con le realtà circostanti». In otto anni e mezzo di attività tanti sono i progetti archeologici che Arcus Spa ha sostenuto in tutta Italia, sintomo di una chiaro fermento culturale che muove il Paese, attività che però rischia subire un blocco a causa di tagli provenienti dal governo centrale che impediscono quindi a società come Arcus Spa di investire in cultura. Si esprime a riguardo il direttore: «Oggi politici e classe dirigente affermano in continuazione che investire nella cultura è importante, peccato che la realtà sia diversa poiché negli ultimi anni infatti in Italia nell’ambito della cultura c’è stata una effettiva decrescita degli investimenti. Inevitabilmente Arcus Spa risente dei tagli alla cultura attuati dai governi, nel 2012 infatti siamo rimasti esclusi dal circuito dei finanziamenti, speriamo vivamente di ripartire nel 2013». Prosegue Pietrabissa: «Sono lieto del nostro investimento a Cupra poiché ritengo che il progetto del Parco Archeologico vada nella nostra stessa direzione, ovvero mettere a sistema tante forze in campo per trasformare un bene culturale passivo in un bene culturale attivo e fruibile nel migliore dei modi. Sono inoltre soddisfatto che il nostro finanziamento abbia spronato altri interventi economici da parte di realtà istituzionali come Comune, Province e Regione. Speriamo di poter affiancare Cupra anche in futuro, compatibilmente con la risorse che avremo a disposizione». Al convegno erano presenti anche diversi giovani delle scuole locali, e a proposito Pietrabissa ha aggiunto: «Devo notare con tristezza che purtroppo oggi l’Italia non è un paese per giovani: il 35% di loro non trova lavoro nonostante sia un diritto tutelato dalla nostra Costituzione. Noi di Arcus pensiamo che una delle soluzioni a questo problema possa essere, appunto, investire saggiamente in cultura. Puntare sulle risorse culturali dovrebbe essere uno dei primi compiti delle amministrazioni e dei governi». Per realizzare il Parco Archeologico infatti diversi giovani hanno potuto lavorare, e si spera si poter continuare ad utilizzare le loro o altre professionalità anche nei prossimi anni, per la manutenzione, lo studio, la promozione di questa validissima realtà.