ACQUAVIVA PICENA – Acquaviva è in festa per il suo Santo Patrono Niccolò.
Dopo la splendida veglia Diocesana vissuta a San Savino ed il triduo di preparazione che si concluderà questa sera alle ore 21 in Chiesa, ci sono ancora degli importanti appuntamenti sia religiosi che civili:
Appuntamenti religiosi
Sabato 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata
Ore 8.15 Santa Messa
Ore 11.15 S. Messa con Battesimi
Ore 18 Santa Messa
Ore 19 Celebrazione del Battesimo
Domenica 9 Dicembre
Ore 8.15 Santa Messa
Ore 9.30 Festa dell’adesione all’Azione Cattolica
Ore 10.30 Celebrazione di battesimi
Ore 11.15 Messa e Processione di San Niccolò
Ore 21 A San Francesco la Focherà della Madonna di Loreto
Appuntamenti civili:
Venerdì 7 dicembre
Sala consiliare Concerto Bandistico “La Marchigiana”
Domenica 9 dicembre
Dalle 9 alle 18 1° Mostra mercato delle Tipicità Picene
Don Alfredo Rosati aggiunge: “Di San Niccolò potremmo mettere in evidenza che fu un uomo di carità e un santo della provvidenza (episodio dei tre sacchetti di monete, gettate di notte attraverso la finestra della casa di un nobile decaduto, che non era in condizione di assicurare alle sue tre figlie la dote necessaria per il loro matrimonio. da qui la raffigurazione del santo con tre sfere d’oro in mano o ai suoi piedi o sul vangelo). Fu inoltre un pastore animato dalla particolare sollecitudine verso i poveri e i cristiani carcerati (era il tempo delle persecuzioni di Diocleziano e Licinio) e soprattutto un difensore dell’unità della Chiesa (era il tempo dell’eresie che rischiavano di dividerla). Questo lo portò a partecipare attivamente al I Concilio ecumenico di Nicea del 325, dove difese l’unità delle nature umana e divina di Gesù, contro l’eresia ariana che negava la divinità del Figlio e la sua uguaglianza di natura divina con il Padre.
In questo anno della fede, il santo vescovo Niccolò ci può aiutare a professare la bellezza di credere, la necessità della coerenza con la vita prestando attenzione ai problemi sociali e di giustizia, il lavoro continuo dei credenti in vista dell’unità ecclesiale”.