Espressione genuina della Grazia. “In questo Anno della fede – ha affermato – vorrei sottolineare che Maria è l’Immacolata per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione”. In questo senso ella è “beata” perché “ha creduto”, perché “ha avuto una fede salda in Dio”. Maria rappresenta quel “resto di Israele”, quella “radice santa che i profeti hanno annunciato”. In lei “trovano accoglienza le promesse dell’antica Alleanza”. In Maria “la parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel ‘sì’ che le permette di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi”. In Maria “l’umanità, la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare la sua volontà”. Maria, ha sottolineato il Papa, “è espressione genuina della Grazia. Ella rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell’Antico Testamento descrivono con il simbolo della sposa”. E, ha aggiunto, “san Paolo riprende questo linguaggio nella Lettera agli Efesini là dove parla del matrimonio e dice che ‘Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata’”. I Padri della Chiesa, ha chiarito il Pontefice, “hanno sviluppato questa immagine e così la dottrina dell’Immacolata è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria”.
Un sì reciproco. “La luce che promana dalla figura di Maria – ha osservato il Santo Padre – ci aiuta anche a comprendere il vero senso del peccato originale. In Maria, infatti, è pienamente viva e operante quella relazione con Dio che il peccato spezza. In lei non c’è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa”. C’è, insomma, “un ‘sì’ reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. È piena della sua Grazia, del suo Amore”. In conclusione, ha evidenziato Benedetto XVI, “la dottrina dell’Immacolata Concezione di Maria esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice santa, da cui è germogliato il Frutto benedetto di tutto l’universo, Gesù, il Salvatore. L’Immacolata sta a dimostrare che la Grazia è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera e buona”. Poi il Papa ha ricordato che oggi pomeriggio, com’è consuetudine, si recherà in Piazza di Spagna, per l’omaggio a Maria Immacolata. “Seguiamo l’esempio della Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede genuina e feconda”, ha esortato.
Vicinanza alle Filippine. Dopo l’Angelus il Pontefice ha assicurato la sua “vicinanza alle popolazioni delle Filippine colpite nei giorni scorsi da un violento uragano”. “Prego per le vittime, per le loro famiglie e per i numerosi sfollati. La fede e la carità fraterna siano la forza per affrontare questa difficile prova”, ha dichiarato.
Un pensiero ad Azione cattolica, Mcl e Istituzioni sanitarie cattoliche. Nei saluti in varie lingue, in polacco, il Santo Padre, parlando di Maria Immacolata, ha detto: “Dio stesso l’ha preservata da ogni macchia di peccato e le ha donato la pienezza della grazia per renderla dimora degna del suo Figlio. Oggi glorifichiamo Colei che, rispondendo alla chiamata di Dio, ha dato un perfetto esempio di cooperazione con la grazia”. In italiano, ha benedetto “tutti i soci dell’Azione Cattolica Italiana, che oggi rinnovano la loro adesione e la decisione di rispondere alla chiamata alla santità e alla corresponsabilità con i Pastori nella nuova evangelizzazione”. “Maria vi sostenga e vi accompagni!”, è stato l’auspicio. Poi un saluto in particolare agli aderenti al Movimento cristiano lavoratori e al gruppo di preghiera dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma, nel giorno della Patrona. “Desidero rivolgere l’auspicio che possano trovare soluzione i problemi che affrontano varie Istituzioni sanitarie cattoliche”, ha concluso.