SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo la lettera di Elio Core, Presidente del comitato quartiere Porto D’Ascoli Centro.
“Il Comitato di quartiere di Porto D’Ascoli centro, nella persona del presidente Elio Core, esprime indignazione per la decisione della Regione Marche, espressa attraverso il tavolo tecnico, di concedere il nulla osta di fattibilità per la realizzazione dell’impianto dello stoccaggio gas plus nella zona Agraria, ritenendola una decisione incomprensibile.
Un regalo sotto l’albero di Natale ai sanbenedettesi, ben confezionato, che ovviamente non si aspettavano. Una decisione che turba profondamente i cittadini e che dimostra ancora una volta il disinteresse per questo territorio e quanto grande appare il distacco tra la Gente, i rappresentanti di questo territorio e la Regione.
Lo avevamo avvertito in diverse iniziative poste in essere dai Comitati di quartiere con le pubbliche assemblee, nelle quali i nostri rappresentanti regionali erano assenti; lo avevamo percepito nella fiaccolata del 14 Gennaio 2012 ove una intera città venne abbandonata a se stessa, mentre la stessa chiedeva aiuto e chiarezza sulla vicenda della Gas Plus.
Il parere favorevole del tavolo tecnico della Regione Marche ove peraltro era presente un rappresentante del Comune di San Benedetto del Tronto, ci indigna, ci umilia e ci rende increduli. Le numerose criticità espresse dalla società Terre.it e le osservazioni prodotte dai Comitati di quartiere, sono state ignorate.
Nelle controdeduzioni prodotte dalla Gas Plus, inviate alla Regione Marche nel mese di Marzo 2012 e rese note al Comune di San Benedetto solo nel mese di Ottobre 2012, evidenziano lacune e inesattezze macroscopiche.
Addirittura viene confusa la Zona Sentina con la Zona Agraria, sostenendo essere la stessa zona agricola e scarsamente antropizzata. Non sono stati tenuti in considerazione la vocazione turistica di questo territorio, il forte inquinamento presente nella zona Agraria, la sismicità, le esondazioni. Chiediamo all’Assessore Donati di rispettare gli impegni assunti nella Conferenza Pubblicanella quale furono pronunciate parole significative: in presenza della contrarietà dei cittadini, la centrale non poteva insistere in Zona Agraria.
Tuttavia, la decisione assunta dal tavolo tecnico della Regione Marche è un macigno che pesa sfavorevolmente nei confronti dei cittadini che si troveranno, stante l’attuale decisione, ad avere importanti ripercussioni.
Personalmente, essendo membro della Commissione Comunale, presieduta dal Prof. Cappelli, chiedo di convocare con urgenza la stessa per valutare iniziative da intraprendere.
Alla Regione Marche che peraltro aveva già espresso la contrarietà attraverso il Governatore Spacca, si chiede egualmente di pronunciarsi politicamente, con atto scritto, contro lo stoccaggio gas. Infine mi farò promotore nel convocare la Conferenza dei Presidenti di quartiere per valutare con loro le iniziative da intraprendere”.