GROTTAMMARE– È stato un gran successo lo spettacolo in due atti scritto e interpretato dai ragazzi dell’ACR della parrocchia di San Pio V. Lo spunto nasce dal tema dell’anno dell’ACR che ha come slogan “in cerca d’autore” e propone il teatro come metafora della vita dei ragazzi chiamati a esserne protagonisti.
Sono stati proprio i ragazzi i veri protagonisti del recital, gli educatori sono riusciti a dare spazio a tutti: dai piccolissimi, i 4-5 anni, fino ai ragazzi più grandi. “È stata una bella rappresentazione” ha sottolineato il presidente parrocchiale Andrea Persiani “i ragazzi con i loro educatori hanno saputo unire il tema dell’anno, il racconto della nascita di Gesù con la storia dell’AC parrocchiale. Ragazzi protagonisti e capaci di ricordare il passato e guardare al futuri.”
Il recital messo in scena partiva infatti dalla voglia dei ragazzi di ridare vita al vecchio cine-teatro parrocchiale “Sibilla”, donato negli anni 50 da Rosina Citeroni, mettendo in scena una rappresentazione del Natale in chiave moderna e classica. Così sulla scena si dividevano il palco due storie di nascita con Maria “antica” e Maria “moderna”, Giuseppe “antico” e Giuseppe “moderno”, a indicare come la storia di Cristo attraversa i tempi ed è sempre una novità, più che attuale, che ci si trovi in un moderno ospedale o una povera grotta. La simpatia e tenerezza dei più piccoli hanno invece invaso il palco, scatenandosi con gli inni dell’ACR.
Grazie alla positiva collaborazione con l’amministrazione comunale, rappresentata in sala dall’assessore Simone Splendiani, l’Acr di S. Pio V ha potuto realizzare il proprio spettacolo in un vero teatro, il teatro delle Energie con un pubblico numeroso e partecipe. Al termine dello spettacolo anche il parroco don Giovanni ha detto che gli è venuta la voglia di riaprire il Sibilla e che chissà che per il prossimo Natale non si possa davvero realizzare anche lì uno spettacolo.
Il vescovo Gervasio è stato un attento e divertito spettatore, prima che si aprisse il sipario ha salutato i ragazzi e pregato con loro. Ha poi concluso ringraziando i ragazzi come i veri autori di un grande e bello spettacolo augurando a tutti “un 2013 non solo verbalmente di speranza ma di coraggio.” La forza, ha ricordato, viene dai bambini che ci insegnano a essere popolo vivo, non individui, ma comunità in cui ognuno è uscito dalle proprie case per condividere e guardare perciò al futuro con simpatia anche in questo tempo di crisi.
La realizzazione di una così bella iniziativa, che rende protagonisti ogni singolo bambino e ragazzo, qualunque età abbia, è possibile anche grazie alla collaborazione di tante persone, delle famiglie… perché ogni aspetto è importante: dalle luci, al suono, ai costumi, alle riprese, alla scrittura, alla scenografia e così via. E questo il messaggio di speranza e coraggio in cui tutti sono responsabili perché protagonisti, come la nascita di Gesù ci ha insegnato tra pecorelle e re Magi, tutti hanno doni da portare.
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