SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Noi siamo rimasti fedeli ai principi affinché nessuno rimanesse indietro, i fondi sono andati nel sociale ed interventi di infrastrutture, come l’aver fatto un lavoro nei plessi scolastici.
Abbiamo cercato di dare delle risposte per quanto riguarda le questioni macro, e cioè quello che l’amministrazione deve fare per rendere la città più attrattiva propedeutica a, cioè non ci può essere un enunciazione di principio ci devono essere dei fatti concreti. Se noi chiediamo la sicurezza per la città, chiediamo la sicurezza che sulla proposta di installare una centrale di stoccaggio di gas, significa cercare di fare tutte le azioni possibili inimmaginabili cerchiamo di fare tutte le azioni con le università, con uno spin off per far si di contrastare concretamente e non con azioni di principio. Sarebbe stato più semplice votare una delle tante innumerevoli delibere in consiglio comunale all’unanimità. Questo ci avrebbe fatto avere la coscienza a posto e la soluzione dei problemi pari a zero. Noi abbiamo scelto la strada un po’ più difficile, abbiamo fatto in modo di mettere in atto tutte quelle serie di azioni affinché o il progetto fosse irrealizzabile o se realizzabile fossero garantite tutte le condizioni di sicurezza inimmaginabili. Questo è un discorso di come secondo me bisognerebbe tentare di agire e di fare.”
(D) Alla domanda posta se non ritenesse quindi opportuno votare la mozione o delibere messe in campo dal comune di Porto Sant’Elpidio a mare, atti fatti dal comune di Sant’Elpidio a Mare.
È stato risposto dal Sindaco Gaspari: “Forse ho difficoltà a spiegarmi a favore di un no. Il fatto di una delibera siccome noi non siamo chiamati a nessun tavolo ovviamente ha un valore pari a zero.”
(D) Alla mia iniziale obiezione il Sindaco ha subito risposto
“Se io a questo tavolo non avessi invitato lei a partecipare questa domanda non l’avrebbe potuta fare. Se la invito lei viene e mi può fare una domanda”.
(D) Donati sostiene che invece ha valore, soprattutto un valore politico.
Gaspari “Cerchiamo di seguire un ragionamento, si può non condividere, ma lasciatemi fare un ragionamento a me. Allora vogliamo fare una delibera nella quale diciamo noi siamo contrari e nessuno ha la possibilità di portare la delibera a questo tavolo. Noi invece abbiamo affidato l’incarico ad una ditta per fare dei rilievi tecnici, forse ti metto un ostacolo che diventa insormontabile. Un aspetto tecnico su cui si può prescindere. Anche noi abbiamo votato una delibera e non un ordine del giorno come l’amico Sindaco di Sant’Elpidio.”
Sulla questione è poi tornato l’Assessore Canducci “L’amministrazione comunale non è la prima volta che vi spiega la posizione che ha tenuto. Noi non abbiamo avuto una posizione pre giudiziale né su il si né il no, perché perfettamente inutile al fine della procedura. Quindi abbiamo cercato lo strumento migliore per interloquire con le autorità competente visto il ruolo marginale che ha il comune. La commissione con Cappelli e il lavoro svolto da Terre.it, questo percorso si è dimostrato il migliore percorso possibile perché le attività che vengono svolte dalle autorità competenti, dagli organismi regionali che si occupano del parere tecnico e dal ministero che porta avanti la valutazione d’impatto ambientale si concentrano tutte esclusivamente sulle osservazioni di Terre.it. Non ci sono state osservazione né di privati, né della Provincia né dalla regione ma Il lavoro ed che sta facendo il Ministero dell’Ambiente e la Regione Marche è tutto concentrato sulle osservazioni presentate.
Se noi avessimo fatto una delibera fatta come la Provincia NONONO la regione avrebbe dato da tempo il suo parere tecnico che è differente da quello politico. Un risultato lo abbiamo ottenuto, perché la Regione Marche non è a caso che politicamente ritiene di dare un’intesa negativa, perché c’è stata la mobilitazione dei cittadini e perché ci sono state le nostre osservazioni.
Se vogliamo per forza fare polemica, meglio di così non si poteva fare, tecnicamente all’interno della procedura. Politicamente potevamo mettere la pietra dicendo no.”
Sulla questione dell’esito del tavolo tecnico portato alla luce dal Movimento 5 stelle, Canducci “Ufficialmente non ci è arrivato il parere della riunione, noi non possiamo ufficializzare ciò che viene detto all’interno della riunione se non è ufficializzato, comunque Polidori ci ha detto che non è definitivo come parere”.
Marinucci: “Il parere dato dalla commissione ci è stato detto a voce, prima dobbiamo avere tecnicamente i fogli, il parere va approfondito. Quando la provincia è stata chiamata a dare parere al tavolo tecnico, non si è presentata, nonostante la sollecitazione del ministero dell’ambiente e della regione. Questa è la differenza tra dire no e quello che abbiamo fatto noi. Anche con la nostra delibera sulla fidejussione si sono resi conto e gli uffici tecnici della Regione ci stanno riflettendo sugli atti che abbiamo fatto noi. Rispetto agli ordini del giorno che non producono niente di concreto. Forse la Regione ci darà poi la possibilità di fare un contradditorio per recuperare quando a Marzo non ci convocarono. Loro andranno avanti comunque senza il parere del genio civile della Provincia sulla esondabilità”
Il movimento 5 stelle in merito sostiene invece: “Dopo questa ennesima affermazione, non possiamo non riconoscere, con tutta franchezza, che il nostro Sindaco è molto più dotato e talentuoso come illusionista, che come amministratore della città.
Nuovamente, attraverso questo scritto, intendiamo ricordare ai cittadini, come sono andate realmente le cose. Questa amministrazione, con a capo il Sindaco Gaspari, ha tenuto nascosto per ben tre mesi la notizia sullo stoccaggio gas, guarda caso in concomitanza con le passate elezioni comunali del 2011; non hanno avvertito la popolazione, come invece competeva loro a seguito di chiari e indiscutibili obblighi di leggi Italiane ed Europee. Non hanno fatto il loro dovere in merito all’informazione che invece avrebbero dovuto offrire ai cittadini, puntuale, precisa, trasparente.
Ricordiamo che se nel novembre 2011 alcuni cittadini “Cinque Stelle” non si fossero recati dal Prefetto per chiedere il rispetto e l’applicazione di tutte le leggi che, anche in Italia, regolano questo tipo di impianti, il progetto sarebbe stato accolto ed approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico il 1° dicembre di quello stesso anno. Ben altra storia rispetto a quella che viene raccontata, senza alcun rispetto per la verità e del reale svolgimento dei fatti. Ne comprendiamo la”necessità” ma ne confutiamo fermamente la veridicità.
Fin dal primo incontro pubblico che si svolse nella palestra dell’Agraria, a cui partecipò anche la Gas Plus, fummo sempre noi cittadini Cinque Stelle a chiedere un necessario approfondimento/studio della documentazione tecnica presentata dai proponenti del progetto, ma questo nostro invito non fu immediatamente accolto, anzi, venne letteralmente “dimenticato”. Tornati alla carica sei mesi dopo con la proposta di un’indagine ambientale da parte di un’azienda leader nel settore, ricevemmo un ulteriore rifiuto da parte del primo cittadino, questa volta giustificato da banali e inconsistenti motivazioni. Solo dopo esserci rivolti alla stampa per denunciare questo ennesimo anomalo comportamento, l’amministrazione decise, di affidare ai tecnici di Terre.it l’incarico di studiare e valutare i rischi e i pericoli di questa realtà industriale, che dal nostro canto ritenevamo e riterremo sempre essere inconciliabile in un ambito territoriale cittadino. In quanto alla Commissione capeggiata dal Prof. Cappelli e al “gruppo vacanze” in quel di Minerbio, non possiamo che ribadire ciò che la crudele evidenza del terremoto dell’Emilia ha poi chiaramente svelato: non c’è niente di sicuro in ciò che alcuni vogliono invece far passare per consuetudine consolidata dall’esperienza. I tanti pericoli esistono, nostro malgrado e sono, a dir poco, incontrollabili. E dei sette mesi di “fermo deposito” presso gli uffici della Regione Marche dei documenti Gas Plus contenenti i riscontri rispetto alle osservazioni dalla Commissione del Prof. Cappelli, alla relazione prodotta dallo spin-off dell’Università di Camerino Terre.it, alla relazione tecnica da noi redatta e allegata, ci siamo già dimenticati? A sentire le parole del Signor Sindaco sembra proprio di si.
Alla luce di tutti gli accadimenti sullo stoccaggio gas “San Benedetto” che si sono succeduti in questi due anni, ci sembra paradossale, quasi impossibile, essere chiamati a ribadire con determinazione, esattamente il contrario di ciò che afferma il nostro Sindaco, Giovanni Gaspari. Tant’è che se al suo posto vi fosse stata un’altra persona, un cittadino sambenedettese qualunque, questo progetto, dopo aver visto la luce, sarebbe morto sul nascere e non ci sarebbe stato spazio per tutte le ambiguità e ombre che, contro la volontà della maggior parte dei cittadini sambenedettesi e non, continuano malevolmente ad incombere sulle sorti future della nostra città e del nostro territorio. “Nostri” perché li amiamo e non perché ci appartengono”.
COMITATI DI QUARTIERE
Lunedì 7 Gennaio 2013 riunione di tutti i presidenti di quartiere con l’Associazione Ambiente e salute nel Piceno, ore 21.30, per intraprendere le iniziative di protesta contro lo stoccaggio gas plus in zona Agraria.
Vittorio D'Ascanio
Ho letto con un pò di disagio questo articolo... Mi limito a contestare, quì, l'affermazione dell'assessor Canducci quando afferma che non ci sono state osservazioni nè da privati, nè dalla provincia, nè dalla regione.Lo scrivente ha presentato, infatti, proprie OSSERVAZIONI sia al Comitato Tecnico Regionale che al MINISTERO dell'AMBIENTE. Con raccomandate A.R. spedite entro i termini di scadenza e regolarmente ricevute. Le stesse osservazioni erano già da mesi sulla rete. I lettori possono leggerle digitando il mio nome vittorio d'ascanio sotto la sezione "Stoccaggio metano a S. Benedetto del Tronto. Vi prego di leggere con attenzione. Grazie. Vittorio D'Ascanio.