Uno sguardo sulle situazioni umanitarie più difficili, dove nel corso del 2012 sono stati fatti interventi di aiuto, a volte in condizioni di grave emergenza, e l’annuncio della celebrazione del 900° anniversario di fondazione: sono stati questi i due elementi centrali del discorso tenuto oggi a Roma da fra’Matthew Festing, Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, che ha ricevuto in udienza presso la sede al Colle Aventino gli ambasciatori dei 104 Paesi con i quali l’Ordine intrattiene relazioni diplomatiche bilaterali. Il 900° anniversario cadrà il 9 febbraio e a Roma sono attesi al momento circa 3.500 tra membri, volontari e ospiti da ogni parte del mondo, in rappresentanza di quasi 100mila tra membri e volontari attivi che operano in ospedali, centri sanitari, case di cura e dispensari. Con l’Italia i rapporti dell’Ordine sono sempre stati “eccellenti” e datano dal 1834. Il Gran Maestro ha ricordato il nuovo accordo col nostro Paese siglato proprio l’anno scorso. Nuove relazioni diplomatiche sono state raggiunte con Cipro e si stanno valutando presenze umanitarie congiunte con Taiwan e con diversi Paesi in Asia, Africa e Sud America.
Le attività umanitarie. “Il 2012 ha visto un numero impressionante di disastri naturali in diverse regioni del mondo – ha detto Festing -, dalla siccità in Africa al tifone nelle Filippine, alla terribile tempesta che ha colpito Haiti. In Europa, dove i terremoti in Italia e la neve e le alluvioni nell’Europa centrale e dell’Est hanno lasciato un segno indelebile sul territorio e sui suoi abitanti”. Ad Haiti, ad esempio, l’Ordine sta sostenendo le migliaia di persone colpite dalla tempesta tropicale Isaac, in collaborazione con gli abitanti stessi. Altrettanto grave la situazione nelle Filippine, dove a dicembre il tifone Bopha ha portato morte e distruzione: si calcolano almeno 400 morti e altrettanti dispersi, oltre a 50mila persone nei centri di assistenza. L’intervento dell’Ordine, qui, è indirizzato alla ricostruzione dopo che migliaia di case sono andate distrutte. Dopo i due terremoti che hanno colpito l’Italia in primavera, il Cisom (Corpo italiano di soccorso) è intervenuto per l’emergenza allestendo una tendopoli e proseguendo l’assistenza per 4 mesi. Nel Nord Kenya, invece, l’agenzia di soccorso internazionale sta operando per prevenire future crisi alimentari legate alla mancanza d’acqua. Per i senzatetto e i rifugiati, l’intervento dell’Ordine è stato a largo raggio e in numerosi teatri. Ad esempio, in Germania gestisce 13 centri di assistenza diurna, dove sono assistite oltre 30mila persone ogni anno. In Francia l’attenzione è rivolta ai senzatetto con due barconi sulla Senna, a Parigi, e volontari per le strade anche di altre grandi città. In Belgio funzionano due centri per senza fissa dimora, con annessi servizi sanitari. Analogo servizio è svolto, in Italia, nelle grandi città: Milano, Roma e Napoli. A Cuba, la locale associazione dell’Ordine sostiene 60 mense per poveri erogando 800mila pasti l’anno.
Sostegno a rifugiati, fuggiaschi e apolidi. Molto intensa è l’azione in favore dei rifugiati in varie parti del mondo. Per la crisi della Siria il sostegno va a 500 famiglie fuggite in Libano, mentre in Turchia un analogo aiuto è assicurato ai siriani, per un totale di 8mila persone. Sono oltre 55mila i rifugiati dal Mali dove è in corso una guerra civile, giunti in Burkina Faso e qui assistiti dall’Ordine tramite l’associazione francese e quella internazionale. Altre 35mila persone sono seguite e curate nella zona di confine tra Myanmar e Tailandia, dopo la fuga dalle zone della guerra. “Lo scorso anno – ha ricordato Festing – l’Ordine ha partecipato all’incontro promosso dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati volto a valutare come i valori delle diverse religioni possano sostenere e promuovere la protezione dei rifugiati e l’azione per milioni di profughi e apolidi”. Un’altra iniziativa di rilievo è stata l’inaugurazione a Vienna, in novembre, del Centro internazionale per il dialogo interreligioso e interculturale Re Abdullah Bin Abdulaziz, creato per iniziativa di Arabia Saudita, Austria e Spagna e a cui la Santa Sede partecipa come osservatore fondatore. “Il suo obiettivo – ha spiegato il Gran Maestro – è quello di promuovere una migliore reciproca conoscenza tra i credenti delle differenti religioni, in particolare favorendo il dialogo tra musulmani, ebrei e cristiani”.
Promozione della libertà religiosa. Rifacendosi ai diversi interventi recenti di Benedetto XVI in favore della difesa e promozione della libertà religiosa, Festing ha anche parlato della missione dell’Ordine di Malta, “quale ordine religioso laicale della Chiesa cattolica, per realizzare un progetto ambizioso di protezione e conservazione del patrimonio culturale e religioso, in particolare nel Mediterraneo”. L’iniziativa ha preso il via in marzo con un seminario internazionale sulla “Protezione dei Luoghi Sacri del Mediterraneo”, promosso insieme alla Commissione europea e svolto a Bruxelles presso Palazzo Berlaymont. Tra gli altri sono intervenuti il presidente Barroso, il Gran Muftì di Bosnia-Erzegovina, il rabbino Bemporad, il Commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassilou. Analoga conferenza di approfondimento è stata svolta in novembre, a Cipro.