Questo introduce un quadro di riferimento di misure innovative per accrescere la competitività delle micro, piccole e medie realtà produttive e creare condizioni di concorrenza paritarie migliorando il contesto giuridico e amministrativo in cui operano.
Nelle Marche i principi sanciti dallo Sba hanno particolare rilevanza, la strategia comunitaria intende “pensare anzitutto in piccolo” e ciò si adatta particolarmente al nostro territorio, vista la diffusione delle piccole e piccolissime imprese. Perciò già da due anni abbiamo recepito i principi di questo approccio, dando priorità ad alcuni suoi pilastri: lo stimolo all’imprenditorialità e alle forme di aggregazioni tra imprese, la semplificazione amministrativa, l’accesso al credito, la partecipazione agli appalti pubblici.
Ora si tratta di applicare questi principi al nuovo periodo di programmazione europea che partirà il prossimo anno. Per questo il confronto con categorie, università, sistema finanziario, professionisti è molto importante in questa fase”. Così Sara Giannini, assessore alle Attività produttive della Regione Marche, commenta l’incontro organizzato in Regione sulle prime linee di sviluppo del Documento strategico regionale in attuazione dello “Small business act per l’Europa”.
Hanno preso parte all’iniziativa, tra gli altri, oltre all’assessore Giannini, Giuseppe Tripoli, capo del dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del Ministero per lo Sviluppo economico e “garante pmi” in Italia, Rolando Amici, dirigente del Servizio industria artigianato e lavoro della Regione, Roberta Maestri, responsabile Sba regionale, Alessandro Valenza, direttore società T33 di Ancona. Erano presenti anche l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini, il presidente della terza Commissione consiliare permanente, Fabio Badiali, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, il presidente della Società regionale di garanzia Marche, Giorgio Cippitelli, l’amministratore di Sviluppo Marche, Sergio Bozzi, il presidente di Confindustria Marche, Nando Ottavi, rappresentanti delle categorie artigiane, di Unioncamere, del mondo bancario, dei sindacati e di Italia Lavoro.
“L’esperienza delle Marche – ha detto Tripoli – è un laboratorio per l’Italia, porteremo alcune buone prassi già qui avviate ad esempio per altre Regioni, a cominciare dal progetto Teo sugli appalti pubblici. Lo Sba e i sui principi non sono un vincolo bensì un’opportunità per le piccole imprese nella nuova programmazione europea”. “Teo” (Tender Opportunities) è il portale in corso di attivazione che riunisce tutti gli appalti pubblici sotto soglia europea fruibili dalle imprese nelle Marche.
La Regione ha avviato il percorso che porterà alla predisposizione dei programmi operativi cofinanziati dai Fondi strutturali 2014/2020. Questo presuppone che le misure di sostegno al sistema imprenditoriale si attuino in un contesto che garantisca le idonee condizioni giuridiche e amministrative per lo sviluppo e la competitività delle micro, piccole e medie imprese locali. Per questo la Regione Marche si sta dotando di una propria strategia di attuazione dello Sba attraverso la stesura di un apposito Piano, avvalendosi dell’esperienza già maturata in quanto è stata la prima amministrazione regionale a recepirne i principi già nel settembre 2010. Il Piano assicurerà il necessario raccordo con le priorità di intervento definite dal Fondo europeo di sviluppo regionale per il prossimo periodo di programmazione e il Piano integrato regionale per le attività produttive e il lavoro approvato lo scorso luglio 2012. Durante il seminario sono state illustrate le prime linee di sviluppo del Piano in corso di predisposizione, le esperienze di altre Regioni e le buone prassi europee, per un confronto con tutti i protagonisti regionali attivi nel sostengo alle imprese e definire misure di intervento per lo sviluppo dell’imprenditorialità e della competitività.