CUPRA MARITTIMA – In merito alla Tares, la nuova tassa sulla gestione dei rifiuti e per i servizi, l’amministrazione comunale di Cupra Marittima interviene per fare alcune precisazioni.
La nuova tassa, che farà finire in soffitta la Tarsu e la Tia, come spiega l’assessore al Bilancio Susanna Lucidi, è stata introdotta con l’art. 14 del D.l. 201 del 2011 e sino ad oggi è stata accompagnata da molta confusione e da continue novità legislative. «Tra le novità più significative rispetto alla “vecchia Tarsu” – specifica l’assessore – c’è l’obbligo per il comune di coprire con la nuova tariffa il 100% del costo del servizio rifiuti con la previsione di un incremento dai 30 ai 40 centesimi al metro quadro da destinare alla copertura dei cosiddetti servizi indivisibili come la pubblica illuminazione e la manutenzione delle strade. Siamo ancora davanti ad una serie di incertezze anche per quanto riguarda la stesura del bilancio di previsione 2013 la cui approvazione ha subito una proroga secca fino al prossimo 30 giugno».
Si preannuncia quindi un altro anno difficile per i Comuni che già nel 2012 hanno affrontato l’introduzione dell’Imu, la successiva “spending review” e le incognite e difficoltà del patto di stabilità. Il tutto non dimenticando un particolare importante: la crisi economica e finanziaria che continua a regnare. «Il nostro Comune – afferma ancora la Lucidi – ha subito tagli significativi nei trasferimento dello Stato ma nonostante tutto non ha tagliato i servizi ai cittadini e ha mantenuto una sana gestione finanziaria che ha determinato il risanamento del bilancio dell’ente nel totale rispetto di tutti i vincoli di finanza pubblica. Nel contempo la scelta politica fatta dalla nostra amministrazione è stata improntata, anche sul fronte Imu, ad un responsabile contenimento: le aliquote da noi applicate sono tra le più basse nel confronto con quelle dei Comuni vicini.
Le entrate derivanti dall’Imu sono state coerenti con le previsioni di bilancio. Queste le premesse con cui ci si accinge a programmare l’azione amministrativa per il 2013, tra continue novità di legge e tante promesse pre elettorali per il futuro dei comuni. La novità di questi giorni è che l’articolo 1-bis, introdotto dal Senato alla legge di conversione del Dl 1/2013, posticipa, per il solo anno 2013, al mese di luglio il termine di versamento della prima rata della Tares. Uno spostamento in avanti che tenta di ridare fiato alle famiglie italiane e forse lascia intravvedere la possibilità di altri cambiamenti per questa tassa subito dopo il voto di febbraio».
0 commenti