Anche l’Azione Cattolica Italiana ha aderito alla campagna ONE OF US: Uno di noi. Nell’anno europeo dei cittadini, la campagna europea denominata One of us, è infatti un’iniziativa di cittadini di tutta Europa. Se si raccolgono un milione di firme provenienti da almeno 7 dei 27 stati membri, allora il legislatore deve intervenire con una regolamentazione. In questo caso l’iniziativa ha come scopo quello di proteggere la vita umana fin dal suo concepimento, con richieste ben precise che si possono leggere nell’appello che ognuno può sottoscrivere al link www.oneofus.eu.

La campagna chiede che venga riconosciuta una protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal suo concepimento. Perciò si chiede all’UE che legiferi per vietare e non distribuire più finanziamenti a attività che porterebbero alla distruzione di embrioni umani. Ciò in riferimento anche a un a sentenza della corte di giustizia che ha definito l’embrione umano come l’inizio dello sviluppo dell’essere umano.

Franco Miano presidente dell’AC ha spiegato che “Occorre un maggiore sforzo da parte di tutti, innanzitutto sul piano culturale, prima ancora che politico, affinché la cultura della vita, che sono certo sia maggioritaria tra la gente del nostro Paese, così come tra i popoli dell’intera Unione europea, abbia giusta considerazione, trovi spazio e sostegno”.

Per Miano “serve un’opera educativa dell’uomo per l’uomo, della vita per la vita. Solo così si potrà agire contro chi, spesso per puro interesse politico o economico, per meschine convenienze di parte, sostiene il più delle volte politiche di fatto abortiste o comunque contrarie a ogni forma di rispetto della vita umana”.

In effetti questa è una delle prime iniziative dei cittadini europei registrati nell’Unione Europea, sostenuta da più di trenta movimenti per la vita europei e molte associazioni. Tale possibilità è entrata in vigore nel 2009 con il trattato di Lisbona, ed è un grande strumento di partecipazione democratica, che richiama le istituzione a porre attenzione su un tema importante e delicato che riguarda innanzitutto l’uomo. Molti hanno precisato e fatto notare come questa non sia un’iniziativa dei cattolici, ma di civiltà nata da cittadini. Il numero delle firme che si raccoglieranno sarà importante: l’obiettivo è un milione di firme entro maggio, anche perché intorno al tema dell’embrione, quindi della ricerca sulle staminali, si muove un giro di affari e di finanziamenti elargiti dai piani dell’UE, la discussione intorno al proseguo del piano Horizont 2020 è aperta.

Per dare voce a chi non ha voce ribadendo la dignità di ogni persona fin dal suo concepimento, per salvaguardarne i diritti siamo invitati ad aderire. La firma di adesione può essere data online, oppure, scaricando il modulo cartaceo dal sito, può essere spedita all’indirizzo indicato.

Anche le parole di Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata mondiale della pace di quest’anno ci ricordano che “Veri operatori di pace sono, coloro che amano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: personale, comunitaria e trascendente. La vita in pienezza è il vertice della pace”.

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