La foto da Ripatransone è stata scattata da Silvio Giampieri in occasione della chiusura della Novena per la Madonna di Lourdes predicata da P. Andrea Spera cappuccino, sul tema della fede

Di Nicolas Abbrescia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO Marie Bernarde Soubiroux fu una quattordicenne figlia di una famiglia poverissima dei Pirenei Francesi. Nei pressi di Lourdes, presso la grotta di Massabielle, nel corso di una raccolta della legna, l’11 febbraio del 1858, un giovedì grasso, iniziò quella serie di visioni mariane, che fanno di Lourdes e di questa ragazzina, divenuta in seguito Santa, tra gli emblemi universali della nostra religione.

155 anni dopo, il pomeriggio dell’11 febbraio, XXI Giornata mondiale del malato, è stato caratterizzato dall’evento, organizzato per la nostra Diocesi, nella Cattedrale della Madonna della Marina in San Benedetto del Tronto.

È stato un evento caratterizzato da una parte dal Santo Rosario e dall’altra dalla Santa Messa, presieduta da S.E. Mons. Gervasio Gestori, che nell’omelia, oltre a ricordare ai numerosi presenti la storia del miracolo di Santa Bernadetta e della città di Lourdes, ha ricordato anche la figura di Papa Benedetto XVI, dimessosi volontariamente proprio in concomitanza con tale giornata. Per la più alta carica religiosa del nostro territorio la sofferenza è vista come scuola di evangelizzazione: “Nessuna lacrima è mai perduta, affidiamole al Signore”, sono le sue più toccanti parole.

La funzione religiosa è stata caratterizza anche dalla consegna dei doni al Vescovo da parte di alcuni fedeli, in particolare le medaglie dell’ U.N.I.T.A.L.S.I. e dalla bellissima e caratteristica processione.

L’Ave Maria di Lourdes è stata la colonna sonora, tra centinaia e centinaia di luci, della processione finale, nella quale è stata portata la statua della Madonna, accompagnata dal Vescovo, dai sacerdoti concelebranti, dai ministranti e dai rappresentanti delle associazioni, le cui mission si basano sulla tutela dei diritti e sull’aiuto nei confronti di quelle persone che vivono in uno stato di sofferenza.

Ecco la testimonianza del nostro Vescovo ai microfoni dell’Ancora on Line.

“Ho concluso una giornata particolarmente intensa, significativa e bella. 11 febbraio, a 155 anni dalla prima apparizione della Madonna a Lourdes, abbiamo celebrato l’eucarestia per ringraziare il signore del dono di questa madre spirituale e di Santa Bernadetta.
Questa mattina ho celebrato in ospedale, per i malati e con i malati e questo pomeriggio in Cattedrale con tantissime persone: ragazzi, giovani, damìne, barellieri, malati, persone anziane, una celebrazione bellissima.
Abbiamo onorato la Madonna, ringraziandola finalmente del dono del suo figlio Gesù e chiedendo alla Vergine Santa che dal cielo ci guarda e che sempre ci accompagni.

È stata una giornata con un velo di tristezza a causa di questo annuncio inaspettato di Papa Benedetto XVI, che per motivi di età e di salute, lascia liberamente la guida della Chiesa Cattolica; un atto di grande umiltà e di grande coraggio. Mentre Giovanni Paolo II, ora beato, ha voluto reggere la Chiesa fino all’ultimo momento, testimoniando nel silenzio la sofferenza come si serve, come si ama e come si predica; con il silenzio della sofferenza, penso che Papa Benedetto XVI abbia voluto pensare all’efficienza necessaria per guidare la Chiesa Cattolica in un momento di difficoltà, di passaggio.

Anno della fede, il mondo ha bisogno di credere. Quando andai da lui 7 anni fa in visita “ad limina”, nel dialogo molto bello che ricordo con nostalgia, chiesi al termine “Santità, cosa devo portare in Diocesi come ricordo di questo incontro con Lei?” Mi disse: “Dica ai suoi fedeli che il futuro è della fede”.

La fede: se vogliamo vivere in maniera più bella, più ricca di speranza, più serena, condividendo gioie, fatiche, dolori e speranze, dobbiamo credere, il futuro è della fede. Quindi, la Madonna di Lourdes, c’invita a pregare e a credere; il Papa, che lascia tra qualche giorno la guida della Chiesa, ci dice che il futuro è della fede; un messaggio vero, semplice, bellissimo e grande. Grazie”.

S.E. Mons. Gervasio Gestori.

La nuova commissione Diocesana per la pastorale della salute
Il Vescovo Diocesano S.E. Mons. Gervasio Gestori con Decreto n. 10/2013 del 11.3.2013 ha nominato per un triennio la seguente Commissione Diocesana per la pastorale della salute:
Padre Silvano NICOLI, S.S.S. (Responsabile)
Padre Leopoldo CRISTINELLI, S.S.S. (Cappellano)
Sig.ra Giovanna GUIDOTTI (già responsabile)
Dottor Giuseppe ROMANI (dell’ANMCI)
Sig.ra Mascia MORETTI (dell’UNITALSI)

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *