SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La “Compagnia Teatrale del Canarino” è composta da 19 genitori e da 3 docenti della scuola Primaria “Maria Immacolata” di san Benedetto del Tronto.
Svolge l’attività teatrale da 10 anni ed hanno la comune passione per il teatro e per il suo aspetto educativo, infatti parallelamente si è costituita la compagnia dei “Piccoli Canarini” composta da ex alunni e alcuni alunni, in totale 30.
Il nome del canarino è nato da una semplice bevanda calda al limone, che le suore preparavano prima delle prove per il freddo dell’inverno.
La compagnia è nata, diretta ed è seguita da suor Maria Concettina Sessa e da Daniele Vittori aiuta la compagnia a trascrivere i testi teatrali da una lingua del 1700 a un italiano in lingua corrente, arricchendoli con nuovi e divertenti personaggi.
Entrambi hanno esperienze teatrali e hanno frequentato corsi teatrali atti a poter portare il contributo a chi ha la passione per il teatro.
Suor Maria Conetta Sessa: “Siamo andati in scena in varie parti: Ascoli, Roma, San Benedetto dl Tronto, Acquaviva Picena , Martinsicuro, Villarosa, Sant’Egidio alla Vibrata(TE).
Inoltre il comune di Martinsicuro In convegno sul “Teatro come formazione educativa”, abbiamo svolto un”assaggio di Teatr” sia gli adulti che i bambini. Daniele e suor Concettina hanno svolto una relazione sul teatro come formazione educativa
I testi teatrali sono di diversi generi, stiamo mettendo in scena alcune opere teatrali di Francesco Antonio Marcucci fondatore delle Suor Pie Operaie dell’immacolata Concezione che ha scritto operette teatrale per le alunne della scuola di Ascoli Piceno fin dal 1745. Testi belli, simpatici, gioiosi, divertenti sia per chi li interpreta che per chi ha il piacere di assistere ai nostri spettacoli.
Come questo, che andremo ad allestire in carcere in Ascoli, una burletta in dialetto ascolano, “La Sorte, la Giustizia e n’allina”.; sabato 16 febbraio 2013 ore 16,00.
L’idea è nata da un genitore che lavora in carcere e in settembre la Direttrice ci ha invitati, e noi abbiamo accolto l’invito con gioia e trepidazione per un importante e nuova esperienza.
Ci spettiamo che questo testo possa divertire e far riflettere sia per chi ci guarda che per chi recita”.
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