DIOCESI – Il settore adulti di Azione Cattolica promuove un percorso di tre incontri che mettono a tema “la comunità: risorsa per il lavoro?!”, nei tre lunedì di quaresima a partire dal 18 febbraio, per concludere con la festa di S. Giuseppe il 17 marzo; una giornata insieme per riflettere sulla comunità partendo dall’impresa marinara e il suo legame con la comunità ecclesiale e civile locale.
La proposta dell’Azione Cattolica di questi incontri come esercizi di laicità, nasce dal suo essere fedele al suo mandato missionario e all’esperienza di una Chiesa estroversa, attenta alla vita delle persone oggi. Ricordando l’invito di Tonino Bello “Portate la tuta da lavoro in chiesa, ma nei cantieri di lavoro portate la veste battesimale.” L’Associazione si apre e vive i luoghi della quotidianità, della vita familiare e lavorativa. Alla luce del Concilio e in particolare della Gaudium et Spes, l’AC accoglie le difficoltà e le domande di vita legate alla situazione di smarrimento e sfiducia causata da una crisi lavorativa ed economica che attanaglia le famiglie e in particolare i giovani.
“La crisi ci immerge nel mare della precarietà, ma diventa anche occasione di nuove forme di progettualità” è l’invito di Benedetto XVI (Caritas in Veritate n 22) in questo nostra storia dove cresce l’allarme sociale per la crisi economica (https://www.ancoraonline.it/2013/02/14/allarmante-il-rapporto-sullimpatto-della-crisi-economica-nei-cinque-paesi-deboli-dellunione-italia-spagna-grecia-portogallo-e-irlanda/). La crisi ha mostrato che questo sistema economico, finanziario e sociale fondato sulle diseguaglianze, la crescita economica come metro di valore, con una finanza sganciata dall’economia reale e perciò dalla persona, un capitalismo neoliberista animato dall’avidità. Tutto un sistema che ha dimostrato di essere fallimentare perché è la realtà concreta che viviamo che lo attesta. Già la Gaudium et spes indicava che“Poiché l’attività economica è per lo più realizzata in gruppi produttivi in cui si uniscono molti uomini, è ingiusto ed inumano organizzarla con strutture ed ordinamenti che siano a danno di chi vi operi.” n 67.
Di fronte a questa realtà i cristiani hanno molto da offrire in termini di pensiero e vita per costruire e progettare un’economia sociale, etica e uno sviluppo sostenibile conforme alla dignità della persona sorretta dalla fraternità. Ed è questo il tempo per farlo, per far sentire forte la propria voce per contribuire attivamente, con carità, al bene comune. Perciò è importante anche, ciò che Paolo VI aveva indicato all’Azione Cattolica, “lo studio”, la formazione delle coscienze.
È interessante notare come la Gaudium et Spes indicava che “si richiedono molte riforme nelle strutture della vita economico-sociale; è necessario anche da parte di tutti un mutamento di mentalità e di abitudini di vita. In vista di ciò la Chiesa, lungo lo svolgersi della storia, ha formulato nella luce del Vangelo e, soprattutto in questi ultimi tempi, ha largamente insegnato i principi di giustizia e di equità richiesti dalla retta ragione umana e validi sia per la vita individuale o sociale che per la vita internazionale. Il sacro Concilio, tenuto conto delle caratteristiche del tempo presente, intende riconfermare tali principi e formulare alcuni orientamenti, con particolare riguardo alle esigenze dello sviluppo economico.”
È da qui e da tutta la dottrina sociale della Chiesa che il settore Adulti di Azione Cattolica propone questo percorso di confronto e riflessione per giovani e adulti, guardando alla comunità come soggetto protagonista di questo tempo “in crisi”, una comunità capace di prendersi cura del territorio che abita andando oltre i limiti e le barriere, che si senta responsabile di ogni situazione, risorsa e problematicità presente nella propria realtà in modo da poter favorire reti e alleanze di sviluppo sostenibile.
La riflessione del primo incontro rilancia la sfida della Dottrina Sociale della Chiesa, che è l’incontro del Vangelo con i problemi sempre nuovi che l’uomo si trova ad affrontare. Vuole quindi soffermarsi sull’attività economica, dove l’impresa è una comunità di persone all’interno della quale ogni persona come lavoratore diventa soggetto ed insieme strumento originalissimo del bene comune, grazie alla propria carica umana e professionale, al dono del sapere risolvere i problemi ed ottimizzare l’uso delle risorse e delle conoscenze, alla sua capacità di creare lavoro. È la forma più tipica attraverso la quale l’uomo trasforma, produce e scambia: realizzare ricchezza, generare profitto e creare lavoro è un impegno etico essenziale, la cui valenza sociale deve essere valorizzata ed esaltata.
Ecco che occorre ricomprendere che il lavoro è opera, personale ma anche collettiva dato che abbraccia e si identifica con ogni attività umana e mira al perfezionamento dell’uomo e della società in cui vive. Non si può costruire una società più degna dell’uomo senza affrontare il problema del lavoro alla luce della sua valenza antropologica, etica, culturale e religiosa. Il lavoro può essere tutelato e promosso quale “fattore positivo di costruzione della famiglia umana” con un’intensa e profonda spiritualità. La spiritualità del lavoro ci richiama a investire sulla dimensione di trascendenza di ogni uomo in comunione con Gesù Cristo, così che possiamo vincere le fatiche di ogni professione, le fragilità per rendere la terra casa ospitale per tutti.
È un impegno urgente che richiama a una responsabilità e a una carità a cui l’Azione Cattolica diocesana sollecita, attraverso questa proposta promossa dal settore adulti.
I successivi incontri cercheranno di far emergere esperienze concrete, capaci di attivare la fraternità e una realtà lavorativa e quindi sociale diversa, attenta alla persona e alla comunità. Che si possano cioè attivare legami di amicizia, solidarietà, reciprocità anche dentro l’attività economica, così come propone l’esperienza dell’Economia di Comunione o il Progetto Policoro, altre esperienze promosse dalla Chiesa italiana, che poco si conoscono ma che molto hanno da raccontare per dire insieme che si può fare!! E di questa fiducia e speranza c’è molto bisogno e di questo l’AC si fa portavoce.
Il primo incontro sarà il 18 febbraio, presso la parrocchia della SS. Annunziata alle ore 21.00: dal titolo: Comunità. Risorsa per il lavoro?! Dalla dottrina sociale una sfida per il futuro…
Per info consultare il sito: http://www.azionecattolicasbt.com/index.html