Dalle indagini effettuate dalla Polstrada è emerso, che gli acquirenti permutavano la loro auto usata presso suddetta Concessionaria e firmavano l’atto di vendita del mezzo alla presenza di uno dei dipendenti, senza di fatto recarsi fisicamente presso la sede dell’Agenzia di Pratiche Automobilistiche. Contestualmente, il titolare dell’Agenzia Automobilistica, nei panni di Pubblico Ufficiale, attestava, falsamente, che il proprietario del veicolo aveva firmato l’atto di vendita in sua presenza presso il proprio Ufficio.