In cosa consiste la Missione Giovani rivolta ai ragazzi di Villa Rosa? Qual è lo scopo dell’iniziativa? Com’è nata l’idea? Cosa prevede il programma?
L’iniziativa nasce da un’idea elaborata lo scorso dicembre quando abbiamo visitato e benedetto le case dei giovani dai 15 ai 25 anni. In quell’occasione abbiamo consegnato loro una lettera, una sorta di questionario sul tema della fede, attraverso la quale chiedevamo di raccontarci quale atteggiamento avessero assunto dopo la cresima: continuavano a frequentare la parrocchia? Credevano ancora o la loro fede iniziava a vacillare? Quali erano i loro progetti futuri, ecc…
Con grande gioia e sorpresa ricevemmo molte risposte, alcune positive altre meno, ma che ci portarono a riflettere. E’ da questa riflessione che è nata l’idea della Missione Giovani. Il programma, della durata di nove giorni, dal 1 al 9 marzo, prevede una serie di incontri con i giovani e la comunità.
Abbiamo individuato sette potenziali zone cittadine formate da altrettanti potenziali giovani da coinvolgere nel progetto, nonché luoghi di aggregazione dove incontreremo i ragazzi. Inizieremo questa sera con una veglia di preghiera alle ore 21 in Chiesa. Seguiranno altre celebrazioni eucaristiche ed incontri con i giovani e l’intera comunità. Tutte le Messe saranno animate dai Padri passionisti.
Sabato alle ore 17,30 ci sarà la Messa di apertura della Missione; a seguire, un momento di festa nel salone parrocchiale.
Dal 4 al 7 Marzo: il lunedì, è previsto un centro d’ ascolto in Chiesa per i genitori; il martedì e mercoledì, invece, un centro d’ascolto in parrocchia e il giovedì, un incontro testimonianza in parrocchia.
Domenica sera alle ore 21 presso la Sala Buon Pastore sarà proiettato un film su tematiche giovanili. Venerdì 8 marzo la Via Crucis sarà animata dai Giovani dalla Chiesa di S. Maria Bambina fino alla Chiesa S. Gabriele.
Sabato 9 marzo ci sarà la S. Messa di conclusione della Missione alla quale presiederà anche il Vescovo Gervasio. Al termine, festa finale nel Salone Buon Pastore.
Un plauso e ringraziamento va all’intera comunità di San Gabriele dell’Addolorata che si è raccolta in preghiera per la riuscita del progetto.
Chi sono i Padri passionisti che interverranno all’incontro? Di cosa tratteranno? Quali strumenti adotteranno per coinvolgere i ragazzi?
Interverranno due padri passionisti, che sono anche sacerdoti, e due chierici che collaboreranno con loro nella riuscita dell’iniziativa. In questi nove giorni, nelle ore pomeridiane, incontreranno i ragazzi nelle loro case e nei luoghi di ritrovo come i bar, i pub e le sale giochi. I passionisti diranno loro, che anche i giovani sono parte integrante della comunità, non sono solo gli adulti e gli anziani.
L’obiettivo è quello di coinvolgerli nel progetto, avvicinandoli alla Chiesa con nuovi strumenti partecipativi.
Lo strumento sarà la parola. I ragazzi si confideranno con i passionisti riguardo il loro futuro, le loro aspettative, i loro sogni. Parleranno del rapporto che hanno con la Chiesa Universale e la Parrocchia d’appartenenza. Discuteranno del loro rapporto con la fede e la cristianità.
Perché secondo Lei i giovani dopo la Cresima si allontanano dalla Chiesa. Cosa fa o dovrebbe fare la parrocchia di provenienza per coinvolgere i ragazzi e renderli partecipi della vita parrocchiale?
Molti ragazzi lasciano o s’allontano dalla Chiesa per pigrizia o perché distratti da altre cose più affini alla loro giovane età; altri, perché mostrano delle riserve nei confronti della Chiesa Universale, del Papa o del Vaticano: si sentono lontani da quel mondo considerato troppo distante da loro. Al contrario, le piccole realtà parrocchiali sembrerebbero offrire un’alternativa, rappresentando un luogo dove sentirsi accettati, ascoltati, compresi; un posto per incontrarsi e ritrovarsi.
L’obiettivo della Missione è proprio quello di rendere partecipi i giovani alla vita parrocchiale e avvicinarli alla Chiesa Universale, rafforzando o ritrovano la fede nei valori cristiani.
Pascal suddivide le persone in tre categorie: quelli che servono Dio, quelli che si sforzano di cercarlo e quelli che vivono senza cercarlo. E’ molto bello e significativo l’augurio rivolto ai giovani. Secondo Lei cosa fa di un uomo un cristiano “felice e ragionevole”? Com’è possibile raggiungere questo stato?
La proposta di Cristo è una proposta di felicità, che si lega alla crescita del ragazzo, in quanto l’essere giovani si coniuga perfettamente con l’essere cristiani. Il mio augurio è quello che possiate seguire il Signore nella vita con libertà e gioia.
Per la Missione abbiamo stimato circa 370 giovani facenti parte del comprensorio di Villa Rosa. La nostra speranza è che questi ragazzi possano essere toccati da una parola o anche da un silenzio, da un gesto o da un episodio in particolare. Bisogna avere il coraggio di interessarsi ai giovani, di coinvolgerli e renderli partecipi alla vita della comunità, perché sono una parte importante e fondamentale di essa.
Per nove giorni ci interesseremo alla questione giovanile. Bisogna portare pazienza: i frutti arriveranno, anche se non subito, ma arriveranno.
Come si dice, se non fai niente sbagli, chi invece fa, può anche sbagliare, ma almeno ci ha provato.
Un ultimo appello rivolto ai Suoi ragazzi. Cinque buoni motivi per intervenire alla Missione Giovani.
Innanzitutto per curiosità. Poi, perché finalmente potranno dire la loro sulla Chiesa, la fede, il cristianesimo, ma anche le loro aspettative, sogni, progetti, idee… E, ancora, per trovare conferma nel loro credo e una possibilità per riprendere il cammino della fede interrotto con il sacramento della Cresima. E, poi, perché è buona educazione rispondere a un invito!