La terza Congregazione generale. Alla terza Congregazione generale dei cardinali, svoltasi stamattina dalle 9.30 alle 12.40, con un intervallo di circa mezz’ora, erano presenti 148 cardinali, di cui 110 elettori. Sono cinque, dunque, i cardinali elettori che mancano ancora all’appello. “Non c’è stata alcuna decisione sull’inizio del Conclave”, ha riferito padre Lombardi, aggiungendo che “il tema continua ad essere oggetto dell’attenzione dei cardinali”, ai quali oggi mons. Giuseppe Sciacca, uditore della Camera apostolica, ha letto integralmente e presentato il n. 37 della Costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis”, integrato con le modifiche presenti nel Motu Proprio “Normas nonnullas” di Benedetto XVI, che conferisce la facoltà ai cardinali di anticipare la data d’inizio del Conclave, rispetto ai 15 giorni dall’inizio della Sede Vacante. “La Congregazione vuole capire quando è opportuno prendere una decisione così importante, senza affrettare le cose”, ha detto il portavoce vaticano rispondendo alle domande dei giornalisti, e specificando che i cardinali non vogliono fare “le cose in anticipo”, ma al contrario prendersi “ulteriore tempo per riflettere bene, per approfondire e non per affrettare”.
Ancora nessuna data sul Conclave. “Lascio al Collegio dei Cardinali facoltà di anticipare l’inizio del Conclave se consta della presenza di tutti i cardinali elettori, come pure la facoltà di protrarre, se ci sono motivi gravi, l’inizio dell’elezione per alcuni altri giorni”, si legge nel Motu Proprio di Benedetto XVI, in base al quale comunque dopo al massimo 20 giorni dall’inizio della Sede Vacante – come stabiliva anche l’Universi Dominici Gregis – “tutti i cardinali elettori presenti sono tenuti a procedere all’elezione”. “Se ci sono assenti che è bene aspettare ancora – ha commentato il portavoce vaticano – i cardinali possono decidere di aspettare che arrivino fino al 20° giorno. Se invece c’è la certezza che i cardinali arrivino entro un determinato giorno, potranno regolarsi come credono”. In altre parole, secondo padre Lombardi, “non è necessario che i cardinali siano tutti presenti per stabilire la data d’inizio del Conclave, ma è necessario che ci sia un tempo affinché tutti possano arrivare”. Oggi e domani pomeriggio non ci saranno Congregazioni generali, ha reso noto padre Lombardi: “Nelle Congregazioni ci sono solo i cardinali, nel Conclave ci sono solo i cardinali elettori, ma i cardinali possono utilizzare il loro tempo libero come vogliono, per raccogliere informazioni come meglio credono”.
Domani i cardinali in preghiera a S. Pietro. Domani pomeriggio, alle ore 17, nella Basilica di San Pietro all’Altare della Cattedra, i cardinali si riuniranno per l’Adorazione o i Vespri. Nell’annunciarlo, il portavoce vaticano ha specificato che il “momento di preghiera” sarà guidato dal cardinale decano, Angelo Sodano. “I porporati invitano tutta la Chiesa a pregare e a vivere nella preghiera questo tempo di preparazione a una decisione così importante come l’elezione del Papa”, ha commentato padre Lombardi, che ha reso noto che oggi cominciano i lavori della preparazione della Cappella Sistina – da oggi non più visitabile per i turisti – e “incominceranno rapidamente” i lavori in vista del Conclave. Padre Lombardi ha dato infine un aggiornamento sulla presenza della stampa per l’elezione del nuovo Pontefice. Al pomeriggio di ieri, gli accrediti temporanei sono 4.432; permanenti, tra stampa, foto e video, 600. Superata, quindi, la soglia dei 5.000 giornalisti, provenienti da 65 nazioni e di 24 lingue diverse. Sono state inoltre, mostrate, le immagini del Centro televisivo vaticano con le tre urne che verranno utilizzate dai cardinali nella votazione al Conclave.
33 interventi da tutti i Continenti. All’inizio del briefing, padre Lombardi è tornato brevemente sulla Seconda congregazione generale di ieri, durante la quale ha avuto luogo la meditazione di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. Ieri pomeriggio sono arrivati alcuni cardinali, in particolare alcuni elettori, che al mattino non erano ancora presenti, e hanno fatto il loro giuramento: il cardinale Raï, Patriarca maronita libanese, il cardinale Meisner, arcivescovo di Colonia, il cardinale Völki, arcivescovo di Berlino, il cardinale Sarr, arcivescovo di Dakar e il cardinale Duka, arcivescovo di Praga. La terza Congregazione ha avuto luogo tra le 9.30 e le 12.40, con un intervallo di circa mezz’ora. Anche questa volta, vi sono stati alcuni nuovi giuramenti, per altri cardinali, due dei quali sono elettori: Rouco Varela, arcivescovo di Madrid e Zenon Grocholewski. Dunque, sono ora presenti a Roma 110 elettori. Undici, ha informato padre Lombardi, gli interventi nella terza Congregazione, su argomenti come “l’attività della Santa Sede e dei diversi dicasteri e il loro rapporto con gli episcopati, il rinnovamento della Chiesa alla luce del Concilio Vaticano II, la situazione della Chiesa e le esigenze della nuova evangelizzazione nel mondo, nelle diverse situazioni culturali. In tutto, tra ieri e oggi, ci sono stati 33 interventi “rappresentativi di tutti e 5 i continenti”. Domani, Congregazione generale solo al mattino.