Il primo piano di un Papa sorridente e benedicente, mentre saluta i fedeli durante l’ultima Udienza generale in piazza San Pietro. Lo sguardo aperto e il volto disteso, attraversato però da un’ombra che ne scurisce i lineamenti. Un’ombra di tristezza che dal successore di Pietro si è estesa a molti credenti, nel giorno dell’annuncio della rinuncia al Soglio pontificio da parte di Benedetto XVI. È questa la copertina scelta dalla Libreria editrice vaticana (Lev) per il volume che raccoglie gli ultimi discorsi del Papa tra l’11 e il 28 febbraio, ovvero tra le dimissioni dal pontificato e l’inizio della Sede Vacante. Un “piccolo omaggio” che l’editrice della Santa Sede ha voluto tributare al Papa emerito, titolando il libro con le parole pronunciate dal Pontefice in occasione dell’ultima uscita pubblica: “Non mi sono mai sentito solo”. Per raccontare cosa hanno rappresentato questi otto anni di pontificato per chi di mestiere si occupa di “stampare” la voce del Papa, Riccardo Benotti per il Sir ha intervistato don Giuseppe Costa, direttore della Lev.
Il libro è un “segno di ringraziamento e di riconoscenza” al Papa emerito…
“Era doveroso esprimere un grazie come lavoratori, oltre che come credenti che si alimentano al suo messaggio. Abbiamo voluto manifestare la nostra gratitudine perché il Santo Padre, con tutta la sua produzione, ha influenzato notevolmente il nostro lavoro e la nostra organizzazione. L’idea è nata per raccogliere gli interventi di quest’ultimo mese, dall’annuncio delle dimissioni al commiato del 28 febbraio. Il tentativo è stato quello di far rivivere l’atmosfera di quei giorni anche attraverso gli interventi di saluto, tra gli altri, dei cardinali Bertone e Sodano. La scelta della fotografia di copertina, con il gioco di chiaroscuri sulla figura di Benedetto XVI, voleva rendere anche la vena di mestizia che ha toccato tutti noi. Il volume, che si può considerare l’ultimo del Pontificato, potrà essere indubbiamente seguito altri libri. Ce lo auguriamo”.
Cosa hanno significato il Magistero e gli insegnamenti di Benedetto XVI?
“Sono stati decisivi non soltanto per il catalogo della Lev ma anche per quello degli altri editori cattolici. Come Libreria editrice vaticana siamo membri onorari della Association of Catholic Publishers, l’associazione degli editori cattolici nordamericani, per il semplice fatto di aver arricchito l’offerta di libri cattolici negli Stati Uniti proprio attraverso il Magistero tradotto in inglese. In qualità di editrice istituzionale abbiamo il dovere di pubblicare il Magistero del Papa. Quello di Benedetto XVI si è prestato ad essere pubblicato in varie sfumature: edizioni in testo corrente, artistiche, economiche, di pregio. Lo stesso Magistero si articola in forme diverse, dalle catechesi alle Encicliche”.
Il messaggio di Benedetto XVI è riuscito a raggiungere il grande pubblico?
“Il suo stile è decisamente moderno. Mi sarebbe piaciuto segnalarlo per un Premio Nobel per la letteratura perché con il suo linguaggio ha modificato quello della letteratura religiosa rendendolo più attuale, immediato, libero da barocchismi e comprensibile. In alcuni tratti, addirittura poetico”.
Nel cassetto del Papa emerito è rimasta un’enciclica che non ha ancora visto la stampa…
“Noi ci auguriamo che possa essere pubblicata. L’enciclica è nelle sue mani e potrebbe scegliere di farne un libro, ma siamo nell’ambito delle ipotesi. Come editrice saremmo contenti di poterlo pubblicare. Basti pensare che il libro con la raccolta degli ultimi discorsi ci è stato chiesto, in un sola giornata, da sette editori in Europa. Il Papa ha indubbiamente contribuito alla crescita della Lev”.
Cosa vuol dire essere l’editore del Papa?
“Significa avere una dimensione internazionale, tipica del Magistero del Papa e più in generale della Santa Sede. Possedere una prospettiva universale che ci porta ad avere contatti con tutto il mondo editoriale, non soltanto cattolico”.
In che modo state vivendo l’attesa dell’elezione del nuovo Pontefice?
“Con la stessa devozione ed un pizzico di curiosità. La grandezza teologica e culturale di Benedetto XVI è stata incommensurabile. È uno dei più grandi teologi di antico stampo, con un respiro enciclopedico. Oggi è più facile trovare teologi molto bravi nella loro specializzazione ma non con quella grandezza”.
Quali novità editoriali ci sono all’orizzonte?
“Due le iniziative principali in cantiere: la pubblicazione delle catechesi relative all’Anno della fede, che chiuderanno un ciclo dedicato a questa ricorrenza. E il volume ‘In volo con Papa Benedetto’, che è la raccolta delle interviste concesse dal Papa durante i suoi viaggi”.