Le classi quarte e quinte dell’Ipsia, sono coinvolte all’interno del progetto di incontri con l’autore, che la scuola porta avanti durante l’anno organizzando tre, quattro incontri. Questa volta l’aula magna dell’Ipsia gremita ha ascoltato con attenzione e partecipazione, tranne un caso isolato poi allontanato, l’appassionata e coinvolgente testimonianza di don Marco Pozza.
I professori Floriano Raffaelli e Rosiana Marcozzi hanno voluto fortemente quest’incontro che è stato apprezzato e seguito dai ragazzi. La verità dell’esperienza che don Marco racconta con uno stile diretto, potente e comprensibile non lascia indifferenti i ragazzi dell’Ipsia, sebbene sia stato abbondantemente avvisato dell’esuberanza di questi studenti, don Marco parla loro con il cuore in mano senza pregiudizi. Parla direttamente ai loro punti più sensibili, raccontando la sua esperienza di vita e delle vite che incontra e ha incontrato nel suo servizio in carcere e non solo, per ribaltarne la prospettiva. L’esperienza di parroco in carcere ne ha affinato l’attenzione agli sguardi e a coglierli.
E sicuramente non sarà mancato qualche occhio lucido e qualche domanda forte, anche se il tempo del dibattito è rimandato, magari sulla parrocchia on line “Sulle strade di Emmaus”, che segue don Marco, dove tra l’altro gli arrivano numerose mail.
Credere nel mio futuro, è il titolo che campeggia sulla locandina, e è quello che si augura di aver riacceso don Marco con la sua testimonianza dando speranza a giovani sempre più stanchi che hanno accantonato i sogni.
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