Di Nicolas Abbrescia
GROTTAMMARE – “Il comune promuove la cultura della pace e del rispetto dei diritti umani, assumendo direttamente tutte quelle iniziative che ne favoriscono la diffusione ed un maggior radicamento nella società; sostiene inoltre tutte le iniziative culturali e di ricerca, d’educazione di cooperazione e d’informazione che tendano a fare del comune terra di pace”.
Grottammare terra di Pace, ai sensi dell’articolo 10 comma 2 del suo statuto. Grottammare una città di pace, che come tradizione si è riunita nella sua interezza, nella serata di sabato 16 marzo con la cena pro-sahrawi, organizzata dal comune in comunione con la consulta per la fratellanza tra i popoli e la consulta degli stranieri. È stato un evento culinario/benefico farcito di momenti ludici e canori, che ha visto la presenza della giunta al completo capitanata dal Sindaco Merli e dal Vice-Sindaco Piergallini, oltre agli ex presidenti della provincia di Ascoli Colonnella e Rossi.
Nella cena e nelle attività benefiche grottammaresi pro-sahrawi anche l’associazione Rio de Oro è protagonista. Quest’ONLUS, costituita nel 2000, porta i giovani del Sahrawi a Grottammare al fine di avvicinare un sempre maggior numero di bambini, tutti portatori di disabilità psichiche o fisiche, ad un percorso di visite e terapie che possa renderli quanto più possibile autosufficienti. La denominazione Rio de Oro deriva da un’area ubicata tra Marocco e Mauritania, nella parte nordoccidentale del deserto del Sahara cui prende nome la popolazione Sahrawi.
“Il ricavato della serata, sia quello della cena, sia quello della lotteria sarà devoluto per l’acquisto dei biglietti aerei per i bambini che saranno ospitati la prossima estate a Grottammare, saranno circa venti-ventitre bambini” sono le parole di Monia Sabbatini dell’associazione Onlus Rio De Oro.
Circa l’operatività sul territorio, la Sabatini ha aggiunto: “L’associazione Rio de Oro è presente a Grottammare in estate per due mesi, dalla prima settimana di luglio, all’ultima settimana di agosto in un’accoglienza residenziale, che si può attuare grazie al fatto che il comune di Grottammare ci mette a disposizione una scuola (quella di Via Dante Alighieri in Zona Ascolani) e che ci sono tantissime persone volontarie che vengono ad aiutarci nell’accudimento dei bambini stessi. Poi durante il corso dell’anno ci sono tantissimi volontari che abitano in questo territorio che si adoperano attraverso la stampa dei calendari, piuttosto che l’organizzazione di cene, d’eventi e mostre, per in qualche modo promuovere, sia l’attività estiva, ma l’attività che l’associazione Rio de Oro svolge per tutto l’anno stabilmente negli accampamenti profughi”.
È stata una serata in cui hanno partecipato più di quattrocento persone e moderata da Lina Lanciotti, consigliere comunale e perno di una realtà, la consulta per la fratellanza tra i popoli, che dall’alba del millennio è finalizzata alla crescita di una cultura che ogni uomo deve possedere: quella della pace. La sig.ra Lanciotti, soddisfatta sull’esito della serata, ha parlato ai nostri microfoni circa le attività future della consulta: “Il Prossimo appuntamento sarà “Sconfiniamo”, un’iniziativa giunta alla terza edizione che vuole raccogliere le voci dei rifugiati politici provenienti da tutto il mondo. Con loro portiamo avanti alcune attività di accoglienza, in un’iniziativa che ci unisce e che ci fa crescere”
Concludiamo questo articolo con la frase che vedete sulla foto: “Come si può essere vivi o felici se non lo possono essere tutti”, con l’auspicio che la felicità, sia un virus di positività, senza la minima distinzione, in ognuno dei sette miliardi d’individui che abitano il pianeta Terra.