VERONA – Con gli oltre 17.400 ettari di vitigni, un terzo dei quali dedicati alla produzione dei vini a Denominazione di origine controllata, le Marche saranno presenti, a pieno titolo, all’edizione 2013 di “Vinitaly – Salone internazionale dei vini e dei distillati”, al via il 7 aprile presso Verona Fiere.
La Regione Marche arriverà alla kermesse veronese con 109 espositori, fra cantine e produttori, a testimonianza della sempre maggiore importanza che ha il mercato enologico nell’economia nazionale. Numeri che confermano lo stretto legame fra la cultura del vino e il territorio marchigiano, certificato dal marchio Igt (Identificazione geografica tipica) e dalle prestigiose classificazioni Doc e Docg conferite a 20 qualità di vino made in Marche. “Ogni bottiglia è un concentrato del sentire, del vissuto e delle suggestioni della terra marchigiana – ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione – Un’esperienza unica, frutto del lavoro dei nostri enologi per migliorare il prodotto e della Regione per accompagnare il vino sui mercati nazionali e internazionali”. Secondo il presidente, il comparto vitivinicolo “sintetizza efficacemente la strategia economica della Regione. È il settore che riesce maggiormente a cogliere le opportunità sul mercato, dove la valorizzazione di ciascuno acquisisce più forza dalla capacità di proporsi come sistema. Un fatto importante, questo, perché la logica dell’integrazione caratterizzerà l’utilizzo delle risorse nella prossima programmazione europea”. Il successo dei vini marchigiani è testimoniato dai numeri riferiti da Alberto Mazzoni (Istituto marchigiano tutela dei vini): oltre 14 mila aziende, una produzione che supera i 917 mila ettolitri per un valore complessivo pari a 80 milioni di euro, di cui 50 milioni riferiti all’export (con un incremento del 10% sul 2011 e un ulteriore trend positivo tra il 3 e il 5% nel primo trimestre 2013). I mercati di riferimento sono la Germania e l’Inghilterra, in Europa. Nel resto del mondo, gli Stati Uniti d’America da soli, assorbono il 65% dell’esportazione, mentre interessanti sono le prospettive in Canada e Giappone. La Cina recepisce il 13% dell’export: “Quattro anni fa non eravamo neanche presenti”, ha ricordato Mazzoni, per evidenziare come “la capacità di fare squadra, tra produttori e istituzioni pubbliche, consente di conseguire traguardi significativi.
La Regione Marche ha saputo costruire forte relazioni in Paesi dove, da soli, non saremmo potuti mai arrivare. Oggi l’enologia marchigiana ha forti margini di miglioramento, avendo saputo incentivare le opportunità e ridurre le criticità. Ogni anno vengono rinnovati tra i 400 e i 500 ettari di vigneti: le Marche si pongono tra le prime regioni che investono di più nel comparto”. Anche per Massimiliano Bartolomei (presidente Consorzio Picenos) l’operato della Regione è da sottolineare: “La comunicazione è fondamentale per il nostro prodotto e le Marche sono state attente su questo fronte. È stata una delle prime istituzioni a curare i rapporti con i Paesi asiatici e a migliorare le relazioni sui mercati. Ora occorre semplificare i passaggi burocratici per agevolare i produttori nell’utilizzo delle risorse europee”. In occasione del Vinitaly 2013, le Marche saranno presenti con un interessante programma, sostenuto e promosso in diretta dallo stand, come di consueto da diversi anni, dalla nota trasmissione radiofonica Decanter(Radio Due), che accompagnerà la ricca offerta di vini marchigiani. Nello spazio espositivo è stato realizzata l’ampia terrazza delle Marche, dove si potranno effettuare degustazioni di oltre 200 delle migliori etichette di vini marchigiani, messi a disposizione dalle 109 aziende locali presenti in Fiera. Attorno a questo spazio, inoltre, si realizzeranno iniziative specifiche con buyer di altri Paesi e momenti di incontro con giornalisti e operatori. Come ogni anno, poi, al Vinitaly si propongono le novità. Quella del 2013 sarà la presentazione di una guida interattiva, voluta dall’Istituto marchigiano tutela vini, veicolata attraverso i canali dell’Apple Store e fruibile, in italiano e in inglese, nei 32 Paesi che fanno parte del “mondo Apple”. Lo strumento sarà l’iBook attraverso il quale sarà possibile conoscere l’Istituto marchigiano di tutela vini che lo ha realizzato, le denominazioni dei vini marchigiani, le cantine del Consorzio e quelle delle Marche, portando alla luce un mondo fatto di qualità ed eccezionalità, di città d’arte e di luoghi naturali da scoprire.