La zona di Porto D’Ascoli ha ben sei comitati di quartiere, da Fosso dei Galli al Mare passando per la Salaria, l’Agraria, il Centro e la Sentina.
Adamo Scartozzi è il presidente del Comitato di quartiere della Salaria, in carica da un anno e mezzo, ci racconta le tante idee ma anche le difficoltà di poterle realizzare.
Come è composto il vostro direttivo?
La media è intono ai 45 anni, donne che uomini, è ben rappresentativo. È abbastanza giovane, sono gli elettori che hanno scelto ma nella lista dei candidati abbiamo cercato che ci fosse una rosa ampia di scelta di diverse età, esperienze. Così che quello più giovane potesse metterci più energia, il più maturo l’esperienza.
Dove si incontra il comitato?
Il nostro sogno è di creare una struttura stabile dove riunirci, dove organizzare eventi, speriamo di riuscirci con l’auto dell’amministrazione. Ora ci riuniamo o nelle sale della parrocchia, sempre disponibile, o spesso a casa mia. Se ci fosse una struttura soprattutto sarebbe per aggregare, un punto di ritrovo per attività culturali, un punto di riferimento .
Come è la relazione con i cittadini residenti?
La difficoltà più grande che abbiamo è arrivare al residente, nonostante che l’informatica dovrebbe aiutare, per la privacy dobbiamo essere autorizzati a mandare e-mail, ad avere contatti. Noi abbiamo investito per fare volantinaggio: abbiamo realizzato un questionario consegnato ad ogni famiglia del quartiere, circa 500 per 1600 residenti, in cui abbiamo dato informazioni sul comitato e fatto una serie di domande riguardo a esigenze, bisogni, richieste, suggerimenti. Una serie di informazioni che servivano da interscambio tra il residente, per ascoltare le esigenze del territorio. Purtroppo sono tornati compilati solo 50 questionari. Per gli auguri di Natale abbiamo fatto una cartolina di auguri con i dati del sito, le mail, chiedendo di comunicarci i propri recapiti per essere informati sulle iniziative. Anche qui non abbiamo avuto risposte. C’è il gruppo su FB, qualcuno comunica lì. Però ciò mostra che non è facile arrivare alle persone.
Ho ricevuto solo un paio di segnalazioni, però a parte questo le persone non fanno riferimento al comitato. In questo c’è anche una responsabilità dell’amministrazione perchè le persone vanno direttamente all’amministrazione o fanno riferimento direttamente a consiglieri che provengono dal quartiere.
Come è la relazione con la pubblica amministrazione?
Spesso si bypassa il comitato, che a livello concreto non ha poteri e pochissimi fondi,circa 500 € come rimborso spese, per qualsiasi iniziative si devono trovare risorse ad esempio con sponsor, oggi sempre più difficile in questo tempo di crisi. Quando c’è un intervento sul quartiere e considerato che c’è un comitato e una volontà dell’amministrazione a interfacciarsi con il quartiere si dovrebbe mettere a conoscenza di ciò che avviene sul quartiere, il comitato stesso essendo un organo riconosciuto. Basterebbe una comunicazione, anche una mail per aggiornare sui diversi interventi che si attuano nel quartiere, per evitare di non esserne a conoscenza di fronte al cittadino e perché i comitati siano valorizzati e utili e non coinvolti solo in determinate occasioni, magari le più problematiche con i cittadini o in vista di elezioni. Perciò è importante il coinvolgimento del residente per avere più forza.
Poi spesso le varie assemblee che la pubblica amministrazione fanno sono ad un orario del pomeriggio e non posso parteciparvi per motivi di lavoro, se le facessero di più verso le 8 di sera riuscirei più facilmente ad andare. La mia difficoltà è conciliare gli orari e avere giusta considerazione, mi piacerebbe una collaborazione costruttiva, che il servizio al pubblico cittadino consideri i tempi del cittadino.
Purtroppo le tante idee si scontrano con i macigni della burocrazia, questo tipo di incarico è volontariato, è spesso è impegno sottratto al tempo della famiglia, ma è un servizio che io faccio per la mia famiglia, i miei figli, mi preme soprattutto realizzare un qualcosa di aggregativo sul territorio per socializzare. Soprattutto per i giovani. Questo servizio nel comitato non lo lego alla politica, ho sempre lavorato nel privato e dalla mia esperienza ritengo che per qualsiasi cosa devi fare, devi avere conoscenze e competenze per cercare di fare bene. Io non ho mai considerato di occuparmi di politica e non mi sento di avere le competenze per fare un percorso politico. Per me questa figura del presidente di quartiere è un servizio al territorio, al quartiere che cercherò se riesco di portare a termine perché gli impegni sono tanti, e valutare cosa sono riuscito a portare di buono al quartiere.
Quali iniziative state portato avanti?
Sto tessendo numerosi contatti. Vorrei realizzare un calendario eventi, culturali, musicali, gastronomici, per far vivere il quartiere a misura di famiglia durante l’estate. Piuttosto che fare la festa concentrata in tre giorni, coinvolgendo anche l’associazione che si occupava della festa, proponiamo questo programma che anima il quartiere sul lungo periodo. L’idea è soprattutto quella di creare momenti di socializzazione, il problema sono i costi e quindi speriamo di riuscire a realizzarlo, coinvolgendo il più possibile.
Il Piedibus iniziativa apprezzata che è stata sperimentata l’anno scorso, doveva ripartire dall’inizio dell’anno, facendo aderire anche l’Agraria, ma lì non c’erano disponibilità di accompagnatori sebbene ci fossero adesioni da parte dei bambini. Poi per una serie di situazioni non è ancora ripartito, c’è poi una serie di richieste e burocrazie. Ora stiamo rimettendo in moto perché nel nostro quartiere gli accompagnatori ci sono, per ripartire fra una ventina di giorni. Purtroppo per una cosa così semplice come, può essere il piedi bus che è già organizzato, tutto l’apparato burocratico, il coinvolgimento di rappresentanti dei diversi enti rende i tempi lunghissimi.
Io volevo fare un’assemblea pubblica sulla tematica del gioco d’azzardo, organizzando con persone competenti nell’ambito psicologico-medico, perché questa problematica coinvolge il tema della dipendenza. È una problematica molto seria: il periodo economico è drammatico e c’è il discorso del gioco che lo Stato alimenta. Questo era uno dei punti che volevo affrontare perché è un problema sociale e dobbiamo parlarne, dovremmo affrontarlo con competenze giuste e dare un supporto.
Quali sono i rapporti con gli altri comitati di quartiere?
Con i comitati confinanti sugli eventi si evita di accavallarli. Bisogna evitare di sovrapporsi con gli eventi e convogliare energie, l’unione fa la forza sennò si diventa poveri tutti quanti se alla stessa data si concentrano degli eventi, perché si dia la possibilità alle persone di accogliere le diverse proposte e girare nella città. Quindi viene fatta la comunicazione tra comitati per interfacciarsi sulle proposte. Per lo stoccaggio tutti hanno aderito in generale per muoversi insieme. Quindi su questioni e problemi importanti che riguardano la città ci si aggrega per essere anche ascoltati, e questo si riesce a fare.
Per contattare il comitato ecco i riferimenti: http://www.quartieresalaria.it/
comitatodiquartieresalaria@yahoo.it
facebook: comitatodiquartieresalaria