“Novità di Dio, tribolazione nella vita, saldi nel Signore”. Sono questi i tre pensieri offerti, stamattina, da Papa Francesco, nella messa a piazza San Pietro nella quale ha amministrato il sacramento della confermazione a 44 cresimandi. “Spalanchiamo la porta della nostra vita alla novità di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perché ci trasformi, ci renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la nostra unione con il Signore, il nostro rimanere saldi in Lui: questa è una vera gioia!”, ha chiarito.
La novità di Dio. Commentando il passo dell’Apocalisse di san Giovanni, che parla di un cielo nuovo e una terra nuova, il Pontefice ha osservato che “l’azione dello Spirito Santo ci porta alla novità di Dio; viene a noi e fa nuove tutte le cose, ci cambia”. La visione di san Giovanni ci ricorda poi che “siamo tutti in cammino verso la Gerusalemme del cielo, la novità definitiva per noi, e per tutta la realtà, il giorno felice in cui potremo vedere il volto del Signore, quel volto meraviglioso, tanto bello di Gesù, potremo essere con Lui per sempre, nel suo amore”. In realtà, “la novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie”; al contrario “la novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, e non solo nel futuro, quando saremo con Lui, ma anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo”. Di qui l’invito ad aprire la porta allo Spirito: “Facciamoci guidare da Lui, lasciamo che l’azione continua di Dio, ci renda uomini e donne nuovi, animati dall’amore di Dio, che lo Spirito Santo ci dona! Che bello se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano!”.
Saldi nella fede. In effetti, “il cammino della Chiesa, anche il nostro cammino cristiano personale, non sono sempre facili, incontrano difficoltà, tribolazioni. Seguire il Signore, lasciare che il suo Spirito trasformi le nostre zone d’ombra, i nostri comportamenti che non sono secondo Dio e lavi i nostri peccati, è un cammino che incontra tanti ostacoli, fuori di noi, nel mondo, e anche dentro di noi, nel cuore”. Ma le difficoltà, le tribolazioni “le incontreremo sempre nella vita!”. Non bisogna “scoraggiarsi” perché “abbiamo la forza dello Spirito per vincere queste tribolazioni”. Il Santo Padre ha rivelato anche un “segreto del nostro cammino”: rimanere “saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore”, che ci dà anche “il coraggio di andare controcorrente”. “Sentite bene, giovani: andare controcorrente – ha aggiunto a braccio -. Questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente. Lui ci dà questo coraggio”. Allora, “non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l’amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita”. Questo anche e soprattutto “se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato”. “È tanto misericordioso il Signore che sempre se andiamo da Lui sempre ci perdona”, ha ribadito a braccio. “Abbiamo fiducia nell’azione di Dio! Con Lui possiamo fare cose grandi”, ha sostenuto, proseguendo a braccio: “Scommettete su grandi ideali, le cose grandi. Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole. Andate sempre al di là verso le cose grandi, giocate la vita per grandi ideali, giovani”.
Come Maria. Prima di concludere la messa, Francesco ha guidato il Regina Cæli. “La Vergine Maria ci insegna che cosa significa vivere nello Spirito Santo e che cosa significa accogliere la novità di Dio nella nostra vita – ha affermato -. Lei ha concepito Gesù per opera dello Spirito, e ogni cristiano, ognuno di noi, è chiamato ad accogliere la Parola di Dio, ad accogliere Gesù dentro di sé e poi portarlo a tutti. Maria ha invocato lo Spirito con gli Apostoli nel cenacolo: anche noi, ogni volta che ci riuniamo in preghiera, siamo sostenuti dalla presenza spirituale della Madre di Gesù, per ricevere il dono dello Spirito e avere la forza di testimoniare Gesù risorto”. E rivolto ai cresimati: “Maria vi aiuti ad essere attenti a quello che il Signore vi chiede, e a vivere e camminare sempre secondo lo Spirito Santo!”.
La tragedia in Bangladesh. Lo sguardo del Papa si è allargato poi al mondo intero: “In questo momento desidero elevare una preghiera per le numerose vittime causate dal tragico crollo di una fabbrica in Bangladesh. Esprimo la mia solidarietà e profonda vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari e rivolgo dal profondo del cuore un forte appello affinché sia sempre tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore”.