La vicinanza, “costante e quotidiana, con l’affetto e la preghiera”, a Papa Francesco; l’“impegno coerente, rinnovato, nel grande campo dell’evangelizzazione”; un “messaggio di speranza” al Paese, segnato dalla crisi economica e politica che “pesa su tante persone, sulle famiglie e sulle imprese”; il riferimento al quadro internazionale, con una vicinanza particolare ai popoli provati dalla fame, dalle guerre, dalle ingiustizie. Nel chiudere il convegno delle Presidenze diocesane di Azione cattolica (Roma, 26-28 aprile), il presidente nazionale Franco Miano declina in chiave associativa il tema della tre giorni (“Abitare il mondo da figli. Educare oggi alla corresponsabilità”) e dedica al contempo alcune riflessioni all’attualità ecclesiale e civile.
Nella vita della Chiesa. “L’Ac è vicina al Santo Padre – afferma Miano – e ne assume i richiami per un’attenzione prioritaria ai poveri, ai lontani, e a un forte senso della comunione”, che devono caratterizzare la comunità cristiana, il suo “rinnovarsi e spendersi per la diffusione del messaggio evangelico”, per la costruzione di una società solidale, più giusta, pacificata, “aperta fiduciosamente al futuro”. L’Ac conferma la sua “speciale vocazione educativa”, la “presenza attiva nei territori, nelle realtà parrocchiali e diocesane”, il servizio sul versante pastorale. L’Anno della fede, poi, richiama ad approfondimenti tematici che sono stati avviati nell’associazione, con sottolineature specifiche per il Concilio Vaticano II (significato, insegnamenti, ricezione nella ferialità ecclesiale) e il recente Sinodo sulla nuova evangelizzazione. L’Ac sarà particolarmente coinvolta in alcuni prossimi appuntamenti nazionali a Roma, con il Papa, fra cui quello del 18 e 19 maggio (pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo Pietro) per le associazioni e aggregazioni laicali. Uguale preparazione viene indirizzata alla Giornata mondiale della gioventù di Rio, a luglio, e alla Settimana sociale di Torino sulla famiglia, che si svolgerà in settembre.
“La politica si rinnovi”. Due, quindi, le insistenze di Franco Miano sul versante civile. In primo luogo “un forte coinvolgimento dell’Ac” nella campagna “Uno di noi”, per la tutela della vita fin dal suo concepimento a livello europeo: sono stati avviati la distribuzione di moduli per le firme e materiale informativo, la raccolta firme a livello parrocchiale e diocesano; si fa inoltre rimando nel sito www.azionecattolica.it agli spazi web della “Iniziativa dei cittadini europei”. In secondo luogo Miano si sofferma, e a lungo, sul quadro politico. “La crisi non è alle spalle – afferma –, tocca da vicino le persone, i lavoratori, segna la vita di numerosissime famiglie. Ebbene, di fronte a questa situazione occorrono risposte concrete e immediate, così pure decisioni che abbiano effetti positivi di lungo periodo”. In tal senso “la politica è chiamata al suo ruolo, alle sue responsabilità”. Un messaggio ufficiale da parte dell’Ac di augurio e di buon lavoro al nuovo Governo è lasciato al momento in cui l’esecutivo entrerà effettivamente in carica, ma sin da ora Miano dichiara che “l’Italia merita un futuro migliore del suo presente” e per questo “va inaugurato un nuovo rapporto tra i cittadini e le istituzioni”; ugualmente “servono risposte reali, percorribili, ai problemi con i quali gli italiani fanno i conti tutti i giorni”. Dai politici, il cui “sforzo generoso” è apprezzato dall’Ac, ci si attendono competenza, capacità di dialogo, “convergenze per costruire il bene comune”, atteggiamenti di “ritrovata dedizione, sobrietà personale, trasparenza”, nonché riforme: delle istituzioni (“a partire da una nuova legge elettorale”) e dei partiti, affinché “ritrovino credibilità tra la gente”. Dal canto suo l’Ac ribadisce l’impegno per una educazione all’impegno sociale e politico, così da rilanciare un “reale protagonismo dei cittadini”.