GROTTAMMARE – E’ fissata a domenica pomeriggio, 12 maggio, l’apertura ufficiale del Museo del Tarpato.

Ricavato nei locali sottostanti il Teatro dell’Arancio, negli ambienti degli antichi forni del ‘600, il Museo accoglie opere dell’artista naif Giacomo Pomili, detto Il Tarpato, definito dalla critica di settore “il Ligabue dell’Adriatico”.

La sua apertura segna la conclusione di un complesso lavoro di consolidamento e restauro architettonico che ha interessato l’antico palazzo municipale di Grottammare, nel vecchio incasato, rendendo fruibile, in fasi distinte, le logge di piazza Peretti e il Teatro dell’Arancio.

I quadri, ad eccezione di sette opere già parte del patrimonio comunale, sono stati concessi in comodato gratuito dai familiari del Tarpato, le nipoti Antonella e Rosamaria. Un nucleo di 44 opere che raccontano la storia del borgo e la vita artistica e personale del suo autore “maestro nel campo di un surrealismo visionario di ascendenza naif”, come lo ricorda la curatrice dell’esposizione Tiziana Capocasa.

L’evento inaugurale si terrà alle ore 17, in piazza Peretti. Il programma prevede, oltre agli interventi delle autorità comunali e della curatrice, contributi del critico d’arte prof. Stefano Papetti e della storica dell’arte Alessia Consorti. Saranno presenti anche i familiari Antonella Pomili e Gilberto Carboni per la lettura di ricordi e pensieri legati alla sfera più intima e personale della vita del Tarpato, con la partecipazione dell’attore Piergiorgio Cinì.

Il pomeriggio si concluderà con il brindisi inaugurale offerto da Borgo Antico, M481, Mon Fleurie, Osteria dell’Arancio e Salsamenteria San Giovanni.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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