Il film è stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del 64° Festival di Cannes, dove ha vinto i premi Art Cinéma e Premio SACD.
Un’estate da giganti: Zaini in spalla, Zak e Seth, due ragazzini di Bruxelles, si avviano a trascorrere, come di consuetudine, l’estate nella casa di campagna che apparteneva al loro nonno, morto l’anno prima. Partiti senza genitori, conoscono un coetaneo, Dany, con cui passeranno momenti indimenticabili. In quell’età in cui tutto è possibile, inizierà l’avventura più emozionante e pericolosa della loro vita. (da www.trovacinema.it)
“Uno dei ricordi d’infanzia che serbiamo fresco per tutta la nostra vita è quello che riguarda il momento in cui abbiamo appreso, da insegnanti, genitori o da eventi accaduti, della caducità della vita, la consapevolezza che la nostra esistenza un giorno avrà termine. È proprio il tema della chiacchierata notturna, davanti a un falò, che fanno i tre ragazzi protagonisti, sotto la pioggia, nei boschi vicino a un fiume. Ed è il fulcro di questa opera. I giganti del titolo sono i tre adolescenti, che hanno tutta la vita davanti, ma che cominciano a prendere coscienza dei suoi limiti, che si sentono onnipotenti non percependo, o reagendovi, la precarietà della loro situazione economica e famigliare. Sono come Hansel e Gretel che sconfiggono la strega, o come i tre porcellini che uccidono il lupo cattivo. Sono mossi da uno spirito libertario, anarchico, che li porta a saccheggiare le case altrui: sembra loro che tutto sia possibile. E sono spinti anche da quell’autentica curiosità giovanile, che li porta all’esplorazione del territorio rurale che sta attorno.
Gli adulti che incontrano nel loro percorso sono grotteschi, tipi bizzarri come i vicini dall’aria lobotomizzata che sniffano coca nella loro baracca, grassi e unti come quello che li butta fuori con la mazza da baseball. O comunque caricaturali come l’anziana signora borghese che li ospita, una Nonna Papera con la figlia down, che passa il tempo a fare biscotti e suonare il piano. Può suonare come una dissacrazione del carattere idilliaco che di solito si attribuisce alla campagna, sorta di mondo perduto dalla modernità. Può esserci anche questa visione, ma in realtà questo è il risultato di adottare il punto di vista dei ragazzi, come loro vedono il mondo degli adulti, come riescono a evitarne il confronto.
E tutto questo assume il valore di un’avventura nel contesto della natura, tra canneti e campi di mais, fiumi e capanni di pesca su palafitte, vecchi e marci, paesaggi agresti ripresi in campo lungo. Un’opera fresca, delicata e garbata, per l’eclettico filmmaker, e pittore, Bouli Lanners, valorizzata da una quanto mai azzeccata colonna sonora dal sapore country, opera del gruppo The Bony King of Nowhere”.
(Giampiero Raganelli – mymovies.it)
Rassegna organizzata dal Centro Culturale “J. Maritain” di Cupra Marittima, in collaborazione con CGS-ACEC “Sentieri di Cinema” (www.sentieridicinema.it),Comune di Cupra Marittima e Regione Marche.
I Frammenti dalla Biennale – Frammenti di Festival sono una rassegna cinematografica che vuole proporre uno sguardo ai film presentati al Festival di Venezia e nei più importanti festival del mondo.
Ingressi: € 5,00 interi, € 4,00 ridotti e universitari
Ingresso con tessera ANCCI € 4.00
Costo Tessera ANCCI: € 10,00 (valida per l’intera stagione 2012/13)
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