“Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi e, cosa ancora più importante, l’elettore, nella scheda, potrà indicare due nomi: quello di un candidato maschile e quello di una candidata femminile” hanno dichiarato le consigliere, ricordando altresì, che con questa legge si passa dal ‘promuovere’ la presenza di ambedue i sessi negli enti elettivi a ‘garantirla’ e questo perché pochissimi enti locali hanno posto in essere le politica di pari opportunità indicate dalle norme e, ciò, evidentemente, proprio perché la maggior parte dei politici è di sesso maschile e una riserva alle donne riduce i loro spazi”.
Inoltre, anche i componenti delle future Giunte dovranno essere nominati dai Sindaci “nel rispetto delle pari opportunità garantendo la presenza di entrambi i sessi”. Una prescrizione che dovrà essere garantita anche nei regolamenti e negli Statuti degli enti locali. Un’ulteriore novità riguarda la par condicio televisiva: gli organi di informazione, negli spazi riservati alla campagna elettorale, devono tener ben conto della rappresentanza di genere, avendo cura di avere candidati di entrambi i sessi.