Martinsicuro è molto spesso protagonista di spiacevoli fatti di cronaca riguardanti principalmente spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, nonché uso e abuso della stessa anche tra i giovanissimi. Il fenomeno non è limitato alla sola città di Martinsicuro. Moltissimi sono i tossicodipendenti che ogni giorno giungono nella cittadina truentina dalle vicine città di San Benedetto del tronto e Grottammare per rifornirsi di ‘roba’, consumarla e poi tornare indisturbati nelle loro zone di residenza.
La moria di siringhe d’insulina trovate lungo le strade, nei nostri parchi, infilzate nei tronchi degli alberi e ai margini dei fossi, è testimonianza di uno scenario desolante e di una situazione di degrado morale e dei costumi, certamente poco edificante per la nostra cittadina.
Il problema della droga non è un affare recente. Dalla droga al fenomeno inquietante della prostituzione. La situazione nel corso degli anni è sicuramente sfuggita al controllo di molti e non si tratta unicamente del passaggio da un’amministrazione all’altra, o del lavoro delle forze dell’ordine, ma è anche questione di un malcostume diffuso tra la popolazione.
Ma come vive la cittadinanza la situazione attuale? Cosa ne pensano i cittadini del lavoro svolto dalle forze dell’ordine? Dalle testimonianze raccolte è venuto fuori un quadro piuttosto scoraggiante. Molti sostengono di assistere impotenti ad episodi di spaccio di sostanze stupefacenti per le strade del paese, in parte a causa della mancata o, quantomeno, inadeguata vigilanza sul territorio da parte delle forze dell’ordine. Lo scenario è quello di una popolazione stanca, sfiduciata e scoraggiata.
Molti denunciano la competenza stessa delle forze dell’ordine, giudicata poco efficacie; altri la poca attenzione dell’arma nei confronti delle numerose denunce effettuate dagli stessi cittadini nei confronti di episodi analoghi.
Molti altri danno la colpa al fenomeno dell’immigrazione coatta, che ha portato numerosi clandestini ad insediarsi sul nostro territorio: extracomunitari che, non avendo un lavoro, si dedicano ad affari loschi, spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione in primis.
Altri ancora scaricano la colpa sulle amministrazioni, che nel corso degli anni si sono succedute, senza riuscire a smantellare definitivamente il fenomeno nella sua totalità.
Il sentimento, che accomuna la maggior parte dei cittadini, è il timore per la propria incolumità: non si sentono al sicuro in casa propria. Certi quartieri, poi, non si frequentano proprio di giorno, figurarsi la sera!
E’ possibile assistere quotidianamente a trattative di spaccio, o a tossici che si bucano agli angoli delle strade; è naturale avere prostitute e trans come vicine di casa, indaffarate ad accogliere i loro ‘clienti’, con buona pace dei ben pensanti, ad ogni ora del giorno e della notte.
I residenti, invece, sono talmente avvezzi a questo stato di cose, da trovare quasi normale, che situazioni analoghe accadano davanti ai loro occhi. E chi non c’era abituato, ne sta pagando le conseguenze. Molte zone difficili a nord della città sono state ripulite dallo spaccio, così che i pusher e i loro ‘clienti’ si stanno muovendo verso sud.
Quartieri che finora potevano essere considerati rispettabili, si stanno trasformando lentamente in una copia delle famigerate zone off-limits.
Un’altra caratteristica che accomuna i nostri intervistati è la disillusione, nonché la sfiducia nei confronti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. L’idea è quella che le cose non miglioreranno, tantomeno cambieranno mai. L’aspetto più inquietante è l’arrendevolezza ad uno stato di cose, per certi versi immutabile, che sembra stagnare da sempre sul territorio.
“Le polemiche sulla sicurezza sono quasi fisiologiche, in qualsiasi contesto (nazionale, regionale, provinciale, comunale) dell’attuale dibattito politico; – ha dichiarato il consigliere De Angelis – ciò è inevitabile, perché l’attenzione e la percezione dei cittadini e delle comunità sull’argomento sono sempre molto alte. Io credo, che questi confronti con le loro asprezze ed a volte anche con le loro strumentalizzazioni, debbano essere accettati con serenità e tranquillità, con la consapevolezza, nel nostro contesto cittadino, di avere lavorato e prodotto risultati sin dal primo giorno di insediamento.”
La poca fiducia nei confronti delle forze dell’ordine deriva dal fatto, che ci sono stati episodi, in cui le stesse sembrino aver fatto orecchie da mercante. Alle numerose segnalazione, denunce ed esposti della cittadinanza, le forze dell’ordine non sarebbero intervenute o, quantomeno, avrebbero risposto in maniera non conforme.
Un plauso va, tuttavia, alle forze dell’ordine che ogni giorno combattono silenziosamente il crimine e a tutte quelle che hanno saputo distinguersi valorosamente e con coraggio nella lotta alla criminalità.
Il merito va anche allo strenuo lavoro dell’amministrazione comunale, che ha raggiunto in questi mesi traguardi invidiabili.
“Le forze dell’ordine stanno dando il meglio con diverse operazione tese allo spaccio di stupefacenti e molti personaggi “scomodi” negli ultimi mesi sono non ci son più. Il controllo, anche se apparentemente non visibile, c’è e viene fatto. Spesso, per la delicatezza stessa del problema, molti arresti e controlli non vengono riportati e purtroppo si pensa che non si stia facendo nulla. In occasione del’imminente incontro con il Questore – ha sottolineato De Angelis – provvederò a sollecitare un maggior controllo un maggior controllo sul territorio”.
Ci rendiamo conto, che il fenomeno è difficile da debellare nella sua totalità e complessità, ma, quantomeno, è possibile arginare e in buona parte contenere una situazione che, per molti versi, sembra essere sfuggita di mano già da troppo tempo. L’encomiabile lavoro compiuto dalla forze del’ordine in questi anni ha ottenuto notevoli risultati, ma molto altro ancora c’è da fare per il benessere del paese e l’incolumità della sua cittadinanza.
“Non vi sono mai risultati acquisiti definitivamente nell’ambito della sicurezza urbana, – ha affermato De Angelis – ma l’attenzione deve sempre essere tenuta alta e non bisogna nasconderci le criticità che ancora esistono e con le quali ci dovremo confrontare anche in futuro. Altre sfide si porranno da qui in avanti e, a deciderne il contenuto, sarà l’evoluzione sociale della nostra città, più che le scelte amministrative, ma molto dipenderà anche da noi amministratori. La garanzia della sicurezza è oramai uno dei servizi primari che devono essere forniti alla città.
In questi mesi pensiamo di esserci mossi positivamente in questa direzione. Analogo resta l’impegno per il futuro, senza esitazioni e senza ripensamenti.
Ed è proprio il futuro che ci aspetta, che vede in esso diversi progetti per combattere quel senso di insicurezza, che da anni attanaglia la nostra meravigliosa cittadina”.
“Riteniamo che il lavoro svolto sia stato di fondamentale importanza, – ha affermato De Angelis – ma siamo convinti al tempo stesso che, potenziando ulteriormente la collaborazione con l’amministrazione comunale, si possano ottenere risultati eccellenti. Il nostro obiettivo è quello di aumentare il controllo del territorio attraverso un maggiore ricorso ai servizi appiedati e il potenziamento dei sistemi di controllo a distanza (impianti di video sorveglianza e rosso semaforico) su cui stiamo già lavorando. Altro aspetto importante è il costante impegno verso gli organi sovra comunali per la richiesta di potenziamento dell’organico della Stazione Carabinieri e la costante richiesta di un posto fisso di Polizia nel nostro territorio. In tal senso, proprio in questi giorni, abbiamo avviato e presentato diversi progetti alla Questura di Teramo. Importante è poi continuare a garantire la presenza costante davanti alle Scuole ed intensificare i controlli sulle residenze”.
E’ nella natura umana voler a tutti i costi trovare un capro espiatorio in casi come il nostro, nel quale sembra difficile venirne a capo. E’ facile, quindi, puntare il dito contro le forze dell’ordine, i governi e le amministrazione comunali, per giustificare una simile situazione di disagio, ma è doveroso ammettere come ognuno faccia la sua parte e contribuisca, più o meno consapevolmente, alla stato di cose attuale. Il cittadino è comunque responsabile, basti pensare all’incresciosa questione degli affitti dati in locazione a prostitute e clandestini. A Martinsicuro e Villa Rosa, infatti, è consuetudine largamente diffusa la scelta di dare a nolo, a cifre notevoli, appartamenti a prostitute e subaffittare altri appartamenti ancora ad extracomunitari senza regolare permesso di soggiorno. Tutto ciò, oltre ad essere umanamente inaccettabile, contribuisce ad aumentare il fenomeno dell’illegalità. Così, anziché debellare il fenomeno, non si fa altro che spingerlo ai limiti della decenza. Ma come per il caso delle forze dell’ordine, fra tanti onesti cittadini, ci sono sempre troppi individui scorretti.
“In merito agli affitti – ha sottolineato De Angelis – vorrei sensibilizzare i proprietari ad una maggiore attenzione nel momento in cui decidono di darlo in locazione.
Molti appartamenti del nostro comune, infatti, risultano abitati dai persone non regolari, spesso sovraffollati e troppo spesso abitati da ragazze che esercitano un antico mestiere.
Noi, come amministrazione, abbiamo già messo in atto un progetto di controllo incrociato sulle residenze, sugli affitti e sulla regolarizzazione dei contratti, segnalando il tutto all’Ufficio delle Entrate, che inizieranno a fare controlli mirati direttamente ai proprietari degli immobili.
Tutto questo non significa semplicemente repressione, ma curare sé stessi ed il proprio territorio.
Concludo facendo appello al senso civico di noi cittadini. La legalità, la sicurezza è un diritto di tutti: una città è più sicura, quando viene vissuta attivamente dai cittadini”.
Il Consigliere De Angelis ci ha fornito alcuni dati importanti, frutto dei numerosi risultati compiuti dall’amministrazione comunale, con la collaborazione delle forze dell’ordine.
“Come già specificato questi servizi straordinari sul territorio costiero, con l’ausilio del RPC di Pescara, sono disposti dalla Questura in vari turni della settimana durante tutto l’anno.
Nel 2012, escludendo i mesi di luglio e agosto, di cui si è già riferito, i servizi del personale RPC, sono stati 150. Per effetto di questa attività, congiunta a quella ordinariamente svolta dalle altre forze di polizia, ad esempio, a Martinsicuro, nel corso dell’anno di riferimento, i furti sono calati del 16,08% in generale (da 628 del 2011 a 527 del 2012) mentre i furti in abitazione sono calati del 49.01% (da 102 del 2011 a 52 del 2012).
L’attività di repressione in materia di spaccio di stupefacenti è stata intensificata del 30% (da 30 operazioni del 2011 a 39 del 2012.
Per quanto concerne il lavoro svolto dal Corpo della Polizia Municipale nell’anno 2012 sono stati controllati circa mille veicoli: 33 quelli non trovati in regola per quanto concerne revisioni e passaggi di proprietà (+200% rispetto al 2011), 53 le sanzioni mancanza di copertura assicurativa (+66%), mentre le multe totali sono 1477 con un importo di oltre 170mila euro (un terzo in più rispetto all’anno precedente), mentre gli incidenti rilevati sono stati 40 (dato non mutato).Per quanto concerne l’attività di pubblica sicurezza, nel 2012 sono state denunciate 43 persone (+79%).
In tema di vigilanza, invece, sono stati eseguiti 514 accertamenti per cambio di domicilio, 47 dinieghi per iscrizione anagrafica e 75 verbali diversi rispetto al codice della strada, 35 dei quali per commercio ambulante abusivo. “
“Molto è stato fatto in questi dieci mesi, in collaborazione con tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio, sia Comunale che Provinciale, e l’occasione è gradita, per ringraziare personalmente e a nome di tutta l’attuale Maggioranza, gli uomini della locale Stazione dei Carabinieri e, in particolare, il Comandante Luogotenente Antonio Romano, tutti i componenti del corpo della Polizia Municipale e l’attuale Comandante Capitano Massimiliano Zippi e, per ultimi ma non per importanza, l’Associazione Nazionale Carabinieri che , sin dalla loro prima comparsa sul territorio Comunale, hanno dato un primo segnale di cambiamento al nostro paese, svolgendo un ottimo servizio di osservazione e collaborazione, sia con la nostra Amministrazione, ma soprattutto con tutte le forze di Polizia.
Ottimi i risultati ottenuti nel corso del 2012 e, in particolare, vorrei ricordare il potenziamento sul servizio controlli da parte della Questura di Teramo, che ringrazio ancora una volta per il supporto dato e che ancora oggi dà per il nostro paese”.
Concludo quest’articolo con un augurio rivolto a Martinsicuro, la città in cui i miei genitori, sambenedettesi d’origine, hanno deciso, 25 anni fa, di creare la loro famiglia e nella quale, nel bene e nel male, sono cresciuta anch’io, attraverso le parole del Magistrato Marco Imperato:
“Il silenzio e la mancanza di collaborazione con le autorità spesso deriva da timori non del tutto infondati. E’ fisiologico mettere al primo posto la propria incolumità personale, sacrificando l’affermazione della legalità. Questa logica non fa che consentire nuovi abusi, prepotenze e reati. In contesti di diffusa illegalità, perché i cittadini cambino atteggiamento, è anche indispensabile, che lo Stato torni ad essere forte e credibile”.