SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel mese di marzo le forze dell’ordine hanno sequestrato presso il casello autostradale di Porto d’Ascoli, centinaia di cuccioli provenienti dalla Slovenia, ennesimo caso di un fenomeno orribile particolarmente evidente in tempi di crisi.
A due mesi di distanza, presso i locali del comune di San Benedetto del Tronto, l’associazione Amico Fedele, che si è occupata incisivamente della questione, ha convocato la stampa nella mattinata di ieri.
Motivo dell’assise con i giornalisti, è stato l’esito dell’asta giudiziaria dei cuccioli, un’operazione molto particolare, ma sono state toccate tematiche importanti circa il futuro di questi animali. Le buone notizie che il presidente Alice Agnelli ha mostrato alla stampa non sono mancate: da una parte l’ottanta per cento dei cuccioli sono stati adottati da gente del posto, d’altra parte il ruolo dei volontari e dei veterinari, che hanno permesso a queste creature di vivere con serenità e con affetto.
Due questioni sono state ribadite dal presidente Agnelli: la prima riguarda il trattamento dei cuccioli con il commercio illegale, che implica una separazione anticipata dai loro genitori e condizioni al limite della sopravvivenza; la seconda è riferita alla normativa sulla vendita, inizialmente sotto l’egida di un Decreto annuale, attualmente inesistente.
Dopo la conferenza stampa, l’associazione interverrà il 13 maggio (ore 11) alla trasmissione di Vera TV Vita Vera, estendendo anche al tubo catodico i benefici che dal 2006 l’associazione fornisce ai nostri amici animali in difficoltà. Un’attività meritevole nel contesto Diocesano.
Per ulteriori informazioni: www.lamicofedele.it