GROTTAMMARE – Grottammare capitale italica del cabaret, non è una menzogna, ma un vanto della “Perla dell’Adriatico”, che rappresenta una fermata intermedia di un treno che porta il comico alla destinazione della notorietà, come è accaduto per Francesco Paolantoni, Aldo, Giovanni e Giacomo, Ficarra e Picone e Max Giusti.
Dopo un anno “sabbatico” sono tornate le selezioni del Cabaret amore Mio, organizzate dall’Associazione Lido degli Aranci e finalizzate a selezionare i comici che gareggeranno nel tradizionale festival, in programma nel mese di agosto.
Le selezioni si sono svolte nella cornice del teatro delle Energie. Otto aspiranti comici si sono sfidati a suon di battute, risate e ironia, con il “risometro” del pubblico a giocare un ruolo fondamentale.
Infatti, non ci sono state contestazioni circa il giudizio del pubblico e della giuria tecnica. A vincere la selezione sono stati Massimiliano Falconi da Pedaso, che ha interpretato magistralmente e con grande ironia il suo cavallo di battaglia “Nonno Filì” e Maurizio Borgogni, di Monte San Savino, centro delle colline aretine, che ha incantato il pubblico con una favola politico/musicale tra Branduardi, Britti e Venditti.
“Se ho incantato il pubblico è una cosa meravigliosa, perché è stato un bellissimo pubblico, una grandissima organizzazione. Sembra di dire le stesse cose, ma io non sono solito fare complimenti dove non c’è da farli, li faccio perché sono stati tutti accoglienti, tutti bravissimi e il pubblico è stato spettacolare con tutti, perché i concorrenti erano tutti bravi, se questa cosa della favola musicale ha funzionato sono strafelice e sono felice di riproporre qualche altra cosa anche nella prossima serata”, sono le impressioni di Maurizio Borgogni ai nostri microfoni, che si definisce nel suo piccolo, un alfiere della comicità toscana pulita, priva di volgarità e aggressività.
Un plauso va anche ai vinti: il duo Herpes da Bari, Angela de Prisco da Salerno, Vincenzo Palazzo da Formia, Alfredina Favata da Ascoli Piceno, il trio milanese dei Tracatraiz, e il lancianese Maurizio di Marco, davvero bravissimi, capaci di unire la creatività e un pizzico d’ironia locale che rappresenta un patrimonio unico dell’Italia.
La serata è stata condotta magistralmente da Antonella Ciocca, già volto di Onda Sambenedettese ed ha visto la partecipazione delle autorità presenti, a cominciare dal Sindaco Merli, che ha ribadito l’efficacia dello strumento della collaborazione in questi momenti di crisi, invitando il governo vigente a puntare sulla cultura, elemento fondamentale nel contesto grottammarese e, ovviamente dell’Italia.
Dulcis in fundo, direttamente da “Made in Sud”, la serata è stata animata da un amico di Cabaret Amore Mio, Giovanni Cacioppo, vincitore dell’edizione 1995.