Egregio Governatore,
nella qualità di presidente del Comitato di quartiere di Porto D’Ascoli Centro, le scrivo in nome e per conto dei cittadini, per intervenire ancora una volta sul grave problema dell’inquinamento atmosferico e sul degrado ambientale presenti nel territorio che, negli ultimi tempi, si sono accentuati notevolmente.
L’intenso traffico sulla statale 16, di circa 24 mila veicoli giornalieri, rende irrespirabile l’aria nelle ore di punta; il monossido di carbonio proveniente dalla combustione dei carburanti attraverso gli scarichi delle autovetture, costringe i residenti a vivere con le finestre chiuse soprattutto lungo l’arteria statale.
Recentemente nel quartiere si respirano cattivi odori provenienti dalle vicinanze del Fosso Collettore e particolarmente da quello Scollinatore, nel quale defluiscono miasmi nauseabondi che sarebbe opportuno monitorare per capire la provenienza. di questi fenomeni.
Entrambi i Fossi che attraversano il quartiere, peraltro fortemente antropizzato, necessitano di accurata ed urgente manutenzione, ad evitare il ristagno di acque putride che consentono il proliferare di zanzare, serpenti, ratti.
Su tali fossi Le segnalo la forte presenza di colonie di Nutrie.
Questi accadimenti negativi non rappresentano certo una buona immagine per una città che vive essenzialmente di turismo, che ha la necessità di proiettare le sue bellezze, fatte di mare, monti, colline e sole, oltre i confini della Regione Marche e non solo. E’ indispensabile dunque intervenire con provvedimenti mirati ed opportuni per bonificare questa incredibili realtà.
Apprendo con stupore dagli organi di stampa che l’Arpam, gestita dalla Regione Marche, dal mese di Gennaio 2013, non dispone di dati sull’inquinamento atmosferico per la nostra città, le cui cause peraltro sono ignote.
Nel corso dell’anno 2012, gli sforamenti da polveri sottili, hanno superato i limiti consentiti dalla legge ( 37 giorni), a fronte di 35 annuali; un dato allarmante che segnala l’inquinamento in progressivo aumento.
Peraltro, la mancanza di dati certi e il monitoraggio costante della qualità dell’aria nei vari punti della città, rendono impossibile i provvedimenti tecnici da adottare con conseguente pericolo per la salute dei cittadini
“Sulla base di queste considerazioni espresse in premessa, chiedo con forza, l’intervento della Regione Marche che, attraverso i suoi organi, fornisca urgentemente ed in forma prioritaria, i dati sulle rilevazioni delle polveri sottili PM 10, alla città di San Benedetto del Tronto e gli stessi posti a conoscenza dei cittadini. Chiedo inoltre l’installazione di una centralina permanente nel territorio di Porto D’Ascoli, al fine di monitorare costantemente la qualità dell’aria fortemente a rischio per molteplici fattori.
La difesa della nostra salute, quella dei nostri figli e delle future generazioni, è un diritto sancito dalla costituzione. La salute è bene prezioso inestimabile; siamo tutti chiamati a difenderla, ognuno per la parte di sua competenza. Sono certo che Ella, con i poteri che le sono conferiti dalla legge, interverrà sui problemi segnalati da questa presidenza. Nell’attesa, mi pregio inviarle distinti saluti.”