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Protocollo d’intesa tra Regione Marche e Guardia di Finanza

REGIONE MARCHE – Migliorare l’efficacia delle verifiche sull’utilizzo dei finanziamenti dall’Unione europea.
La Regione Marche e il Comando Regionale della Guardia di Finanza hanno sottoscritto un nuovo Protocollo che punta a conseguire questo obiettivo, sulla base dell’esperienza maturata con l’intesa siglata nel 2006. Il nuovo accordo, di durata quinquennale, estende la collaborazione a tutti i Fondi comunitari. In precedenza era limitata a quelli “strutturali”, ora coinvolgeranno anche quelli Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Fep (Fondo europeo per la pesca).
Inoltre è previsto un maggiore coinvolgimento delle strutture regionali per assicurare un’efficace e puntuale riscontro alle richieste di dati e informazioni che provengono dalla Guardia di Finanza. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e dal Comandante Regionale Marche della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Giovanni Mainolfi.
“Attraverso questa intesa e nell’ambito delle rispettive competenze, prosegue il proficuo rapporto di collaborazione tra le due istituzioni per migliorare l’efficienza e la tempestività dei controlli sull’utilizzo dei fondi stanziati dall’Unione europea – ha affermato il presidente Spacca – Nel sessennio 2007/2013 le Marche hanno beneficiato di oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro di contributi europei.
Lo stesso importo è prevedibile che sarà disponibile nella prossima programmazione 2014/2020. Lo scambio di comunicazioni tre gli enti e la circolazione delle informazioni tra le strutture coinvolte, di conseguenza, agevolerà le verifiche, a garanzia del corretto impiego delle risorse europee”.
Il Generale di Brigata Giovanni Mainolfi ha rimarcato che “in un  periodo caratterizzato, tra l’altro, dalla scarsità di risorse, diventa ancora più pressante l’efficiente impiego delle risorse comunitarie il cui contributo alla ripresa economica è senz’altro foriero di benefici effetti. Questa efficienza può essere certamente coltivata anche dall’interscambio informativo tra Regione e Guardia di finanza in vista di controlli più proficui. Questo è lo scopo ultimo del protocollo che oggi viene sottoscritto.”
Il Generale ha poi ringraziato la Regione per la trasparenza, la collaborazione e la disponibilità sempre dimostrate nelle varie attività di controllo: un segnale “fortissimo” – ha detto – che le istituzioni danno alla comunità, a garanzia della trasparenza amministrativa nella gestione delle risorse europee. Il Protocollo d’intesa favorisce la sinergia tra le due strutture, in particolare per quanto riguarda lo scambio delle informazioni. Sulla base dell’esperienza maturata, si è ritenuto opportuno apportare alcuni aggiustamenti e integrazioni al precedente protocollo, rimuovendo le criticità riscontrate e rendendo più fattiva la collaborazione per garantire una “sana gestione finanziaria dei Fondi Comunitari”. Il nuovo protocollo è stato stilato a seguito di numerosi incontri che hanno coinvolto i rappresentanti delle Fiamme Gialle e i dirigenti delle strutture competenti nella gestione e nel controllo delle risorse Ue. La collaborazione si svilupperà principalmente utilizzando i sistemi informativi: l’analisi e l’incrocio dei dati in possesso delle due amministrazioni rafforzerà il monitoraggio, la sorveglianza e il controllo dei Programmi comunitari operativi e di futura realizzazione.
La Regione, in particolare, garantirà il pieno accesso alle banche dati dei beneficiari dei finanziamenti e trasmetterà l’elenco di quelli soggetti ai controlli previsti dalle disposizioni nazionali e comunitarie. La Guardia di Finanza, a sua volta, comunicherà alla Regione l’avvio dei propri accertamenti, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni.
I referenti per l’attuazione dell’intesa saranno i dirigenti regionali delle strutture interessate e i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro. Al Comando Regionale competerà, invece, la risoluzioni delle eventuali problematiche applicative.

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