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DIOCESI – “La Pentecoste è la festa della Chiesa e della gente che ha sete di speranza. Chi non ha sete di verità? – con queste parole il vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, Gervasio Gestori, ha iniziato il suo commento alla Parola durante la Veglia Pentecostale, nella chiesa di San Pio V a Grottammare.
“La verità è un incontro con Gesù.
Lo Spirito Santo è Gesù che rimane con noi e non ci lascia irretiti nelle pastoie del mondo, facendoci sperare.
Questa veglia di stasera ci ricorda chi siamo, cioè cristiani , grazie allo Spirito Santo non siamo più tentati dalla superbia.
Ma lo Spirito- ha proseguito il Presule – è anche memoria e la memoria è preziosa. Chi rimane nel Signore resta docile, generoso, senza superbia ed è anche genitore nel vero senso del termine, cioè si identifica nella radice etimologica del verbo generare, che tradotto significa aprirsi agli altri e quindi diventare apostolo. Allora finalmente, saremo fonti zampillanti di fervore apostolico. Lo Spirito Santo ci ricorda anche di vivere dentro la Comunità del popolo di Dio, mai fuori. Solo così possiamo sentirci protagonisti della Chiesa del Signore, per proclamare con gioia le opere di Dio. Lo Spirito Santo è preziosissimo, specie in un mondo di poveri di speranza, quindi che esso discenda su di noi”. La chiesa durante questa veglia, di natura diocesana, era gremita e nonostante la tarda ora, i fedeli vi hanno partecipato con intensità e fervore, per la preghiera dello discesa dello Spirito Santo.
Vi hanno partecipato le Comunità neocatecumenali, l’Azione Cattolica, i ragazzi degli Scout, il Coro parrocchiale, proprio per dare un segno di unità e comunione, nonostante le differenti caratteristiche di ogni gruppo. In battuta finale, il Vescovo, ricordandosi del mese di maggio dedicato alla Madonna, ha desiderato animare con i fedeli una Ave Maria.
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