Di qui l’invito di Francesco: “Preghiamo il Signore perché converta il cuore di queste persone. Non possono fare questo, non possono fare dei nostri fratelli degli schiavi. Dobbiamo pregare il Signore. Preghiamo perché questi mafiosi e queste mafiose si convertano a Dio”. E ha invitato a lodare Dio per la “luminosa testimonianza” di don Puglisi. Nei saluti, il Papa ha rivolto un pensiero in particolare all’Associazione nazionale San Paolo degli Oratori e dei Circoli giovanili, al gruppo di cattolici cinesi, che si sono riuniti a Roma per pregare per la Chiesa in Cina, e “a quanti promuovono la ‘Giornata del Sollievo’, in favore dei malati che vivono il tratto finale del loro cammino terreno”.